Roma: vietato offendere le donne sui cartelloni pubblicitari

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Il primo problema che salta agli occhi passeggiando per Roma è sicuramente quello dei cartelloni pubblicitari che sfruttano il corpo delle donne, che a volte non vengono raffigurate come esseri nettamente superiori agli uomini e a tutte le creature della Terra.

E’ una piaga sociale. Un giorno Dio ci punirà per questo. Anche la Chiesa sta tremando…

Per fortuna ora il sindaco Ignazio Marino ha deciso di dire basta. “Gli spazi del Comune potranno essere venduti solo a chi rispetterà le regole”, ha dichiarato questa mattina all’Ara Pacis, durante la cerimonia di consegna del premio Immagini Amiche, promosso dall’Unione Donne in Italia.

Alla cerimonia era presente anche la presidente della Camera Laura Boldrini, che ha dichiarato: “Bravo Ignazio, siamo fiere di te. Certe pubblicità che noi consideriamo normali, con le donne che stanno ai fornelli e tutti gli altri sul divano, danno invece un’immagine della donna che non è normale e non corrisponde alla realtà delle famiglie.”

E ha ragione Laura Boldrini

Quando una donna cucina, nelle famiglie reali e normali, tutti gli altri aspettano la cena inginocchiati sui ceci e possono alzarsi solo per farle la ola.

Il comune di Roma sta lavorando anche a una modifica del linguaggio di genere. Un’altra battaglia fortemente sostenuta anche da Laura Boldrini, che lo scorso 8 marzo aveva sensibilizzato tutti i deputati.

Tra i nuovi termini che verranno introdotti nella modulistica, soprattutto quella online: “assessora”, “babba” e “mammominkia”.

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