Shia LaBeouf si dà all’arte di protesta.
L’attore 30enne l’altro ieri (20 gennaio), giorno della cerimonia di insediamento del nuovo presidente Donald Trump alla Casa Bianca, ha dato il via al suo nuovo progetto artistico di protesta al Museum of the Moving Image a New York.
La performance è stata realizzata dalla sua collettiva The Campaign Book, formata dallo stesso Shia insieme a Nastja Säde Rönkkö e Luke Turner.
He Will Not Divide Us (Lui non ci dividerà) è stato inaugurato alle 9 del mattino all’esterno del museo Newyorchese, dove una telecamera posta su un muro bianco dove campeggia la scritta che dà il titolo all’installazione, per 24 ore al giorno manderà in streaming le immagini di chiunque si vorrà fermare e ripetere un determinato numero di volte il suddetto slogan.
La telecamera rimarrà accesa per ben quattro anni, la durata esatta del mandato del presidente Trump.
Dalla descrizione ufficiale dell’iniziativa:
“Dalle 9 della mattina del 20 gennaio 2017, giornata di inaugurazione del 45esimo Presidente degli Stati Uniti, il pubblico è invitato a pronunciare le parole “He will not divide us” davanti a una telecamera montata su un muro all’esterno del Museum of the Moving Image, a New York, ripetendo la frase quante volte desidera.”
Il primo grande testimone dell’evento è stato Jaden Smith:
Che poi si è anche buttato nel pogo insieme al creatore:
https://www.instagram.com/p/BPjZqleFdrC/?tagged=hewillnotdivideus
Dopo il suo matrimonio–non matrimonio con la fidanzata Mia Goth e i suoi fuochi d’artificio radiofonici a colpi di rap, Shia LaBeouf è tornato alla sua arte. Questa infatti non è la prima delle sue esperienze “artistiche”. Con il comune denominatore dello streaming (che pare sia tanto caro allo Shia artista), ricordiamo la sua maratona al cinema mentre guardava tutti i suoi film, l’esperienza in un call-center e la sua 24 ore in un ascensore dell’Università di Oxford.
Puoi seguire la diretta di He Will Not Divide Us tutte le ore del giorno per i prossimi quattro anni, direttamente sul sito ufficiale.
