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Paris Jackson su Rolling Stone: una star in working progress

paris jackson parigi
Paris Jackson deve convivere con un nome pesante. E non solo perché si chiama Paris, come Paris Hilton, ma anche perché il suo nome significa Parigi, città che la scorsa settimana l’ha richiamata a sé in occasione della Settimana della Moda, come prestigiosa ospite di Givenchy, Dior e Chanel.

Ma Paris è soprattutto la figlia di Michael Jackson. Oggi Rolling Stone ha pubblicato una sua intervista in cui la figlia 18enne del Re del Pop ripercorre tutta la sua vita, toccando anche gli eventi traumatici che l’hanno segnata, come la morte del padre avvenuta quando aveva 11 anni, i tentativi di suicidio e anche una violenza sessuale.

E mentre l’intervista è destinata a suscitare molto clamore, Paris sembra aver voltato pagina, decisa a lasciarsi tutto il dolore alle spalle.

Eccola, la scorsa settimana, sul set di un servizio fotografico di Chanel, sotto la Torre Eiffel, in cui sembra un incrocio tra Madonna e Marilyn Monroe, con anche un piccolo tocco di Miley Cyrus in zona capezzoli.

La sensazione però è soprattutto quella di Madonna, grande amica del padre.

paris jackson dior

Ed eccola accanto alla famosa editrice di moda Carine Roitfeld, seduta in prima fila alla sfilata di Givenchy.

https://www.instagram.com/p/BPgC0UXDLoB/?taken-by=crfashionbook

La nuova vita di Paris sembra serena anche dal punto di vista sentimentale, accanto al fidanzato Michael Snoddy, un giovane batterista di Los Angeles.

https://www.instagram.com/p/BPYO_jKjgT0/?taken-by=michaelsnoddy

Compiuti 18 anni lo scorso aprile, sembra che Paris Jackson abbia pianificato la sua irruzione sulle scene dopo aver raggiunto una sorta di pace interiore:

“Vivo la vita con la mentalità di ‘OK, ho perso l’unica cosa che sia mai stato importante per me’. Quindi d’ora in avanti, qualsiasi cosa brutta potrà accadermi non potrà essere così brutta come quella che è successa prima. Così posso gestirla”.

Il titolo dell’intervista per Rolling Stone è “La vita dopo Neverland“, dal nome della residenza di Michael Jackson trasformata in un parco giochi per bambini.

paris jackson rollingstone

L’infanzia di Paris Jackson però si spezzò nel 2009, a 11 anni, quando Michael Jackson morì per una somministrazione eccessiva di un farmaco anestetico, il propofol.

Una morte che secondo Paris non è stata casuale:

“Assolutamente. Perché è ovvio. Tutte le frecce puntano lì. Suona come una teoria cospirazionista totale e suona come una c**zata, ma tutti i veri fan e tutti in famiglia lo sanno. Era tutto organizzato. Erano balle.”

E Paris medita vendetta, o almeno pretende giustizia:

“Sicuramente, ma è una partita a scacchi. E io sto cercando di giocare la partita a scacchi nel modo giusto. E questo è tutto quello che posso dire in questo momento.”

Per lei però, Michael Jackson non se ne è mai andato:

“Lo sento con me tutto il tempo. Lui è mio padre. Sarà sempre mio padre. Mai non lo è stato, e mai non lo sarà. Le persone che lo conoscevano molto bene dicono che lo rivedono in me, che fa quasi paura… Mi considero nera. Mi guardava negli occhi, mi puntava il dito e mi diceva: ‘Sei nera. Sii orgogliosa delle tue radici’. E io mi dico ‘OK, lui è mio padre, perché avrebbe dovuto mentirmi?’. Così io credo a quello che mi ha detto. Perchè, a mia conoscenza, non mi ha mai mentito.”

Nella lunga intervista, Paris parla anche del fatto di essere cresciuta senza una madre:

“Quando ero molto, molto giovane, mia mamma non esisteva, ma alla fine mi resi conto che un uomo non può fare un bambino, e quando avevo 10 anni o giù di lì, chiesi a mio fratello Prince: “Dobbiamo avere una mamma, vero?”. Così ho chiesto a mio padre e lui mi dice “Certo”, e io dico: ‘Qual è il suo nome?’. E lui ha risposto ‘Debbie.’ E mi sono detta: ‘Okay, bene, so il nome.'”

Dopo la morte di Michael Jackson, Paris ha iniziato la ricerca di sua madre online. Lei e Debbie Rowe hanno iniziato a vivere insieme quando aveva 13 anni e ancora adesso, che la madre è malata di cancro, Paris le è vicina.

Un anno dopo ci fu un altro trauma che non ha mai menzionato in pubblico. Quando aveva 14 anni, un “completo estraneo” molto più grande di lei la aggredì sessualmente:

“Non voglio dare troppi dettagli, ma non è stata una bella esperienza, per niente, ed è stato davvero difficile per me, e, al momento, non l’ho raccontato a nessuno.”

L’anno successivo, quattro anni dopo la morte del padre, Paris era diventata tossicodipendente e cadde in depressione. Cercò di togliersi la vita diverse volte, finché, nel giugno del 2013, dopo essersi tagliata i polsi e ingerito 20 pillole di Motrin, fu ricoverata d’urgenza e intraprese un lungo periodo di recupero:

“È stato solo l’odio di sé, bassa autostima, pensavo che non potevo fare niente di buono, che non fossi più degna di vivere. Ci avevo provato molte volte, quella è stata la prima volta che era diventata di pubblico dominio. L’ospedale aveva una “regola dei tre-strike”… dopo l’ultimo tentativo, insistettero che dovevo partecipare a un programma di terapia residenziale.”

Alcuni dei suoi tatuaggi ora coprono le cicatrici dei tagli che si procurava di nascosto.

Paris Jackson sembra una ragazza ben educata e dalle maniere impeccabili, coperta da tatuaggi gotici e con una forte attrazione per il macabro. Ha visitato 9 volte il Museo della Morte, su Hollywood Boulevard, dove è facile che la gente svenga o vomiti davanti a certe immagini, piuttosto che esclami: “È fantastico! Hanno una sedia elettrica vera e una testa vera!“. Oppure: “Queste foto dei cadaveri di Marilyn Monroe e JFK non si trovano nemmeno online!“.

Horror a parte, Paris non ha ancora trovato esattamente la sua strada, ma ha delle inclinazioni:

“Ho avuto problemi di autostima per molto, molto tempo. Un sacco di gente pensa che sono brutta, e un sacco di gente no. Ma c’è un momento quando faccio la modella in cui mi dimentico dei miei problemi di autostima e mi concentro su ciò che mi dice il fotografo… e mi sento carina. In tal senso, è egoista.”

Inoltre, Paris Jackson avrebbe incantato anche il registra e produttore candidato all’Oscar Lee Daniels, che la vorrebbe nella sua serie per la FOX, Star.

Quindi moda e recitazione, ma non è tutto. Nelle vene della figlia del re del pop non poteva non scorrere anche un po’ di musica. Paris Jackson sa suonare diversi strumenti, scrive e canta canzoni, anche se, stando a quanto si legge su Rolling Stone, ricordano più Laura Marling che suo padre Michael, e non è sicura che otterrà mai un contratto discografico.

Puoi leggere l’intervista completa su RollingStone.com.

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