River Phoenix morì per una overdose a Los Angeles il 31 ottobre del 1993. Aveva compiuto 23 anni da poco più di 2 mesi ed era considerato tra i più promettenti giovani attori di Hollywood. Era già stato scritturato per film come Intervista col Vampiro, Ritorno dal nulla e Poeti dall’inferno.
Se non fosse caduto nella droga, secondo noi oggi avrebbe almeno un Oscar sul comodino. Invece è andata che è morto giovane, non ha nemmeno un comodino ma è diventato un mito cinematografico.
In quel periodo River Phoenix (Standy by me, Belli e dannati) stava girando nel deserto dello Utah Dark Blood, un film di George Sluizer incentrato sulla storia di un ragazzo vedovo che vive da eremita in un sito di test nucleari, e aspetta la fine del mondo costruendo bambole che pensa che abbiano dei poteri magici.
Quel ritorno a Los Angeles per Halloween bloccò tutto.
La notizia, data ieri sera dall’Hollywood Reporter, è che il regista – oggi 79enne – ha dichiarato di voler rimontare il film per rilasciarlo entro il 2012.
Per poterlo fare, ha detto che dovrà prima chiedere al fratello minore di River Phoenix, Joaquin (Walk The Line, Il Gladiatore), se potrà usare la sua voce per modificare alcuni dialoghi. Secondo il regista le voci dei due fratelli sono molto simili.
L’uscita di questo film – presumibilmente con un titolo diverso per ragioni di diritti – ci sembra altamente probabile.
Il mese scorso l’attore James Franco e il regista Gus Van Sant hanno presentato al Festival di Toronto un documentario, Memories Of Idaho, incentrato sulla recitazione di River Phoenix e realizzato con del materiale inedito girato sul set di Belli e dannati (My Own Private Idaho).
Questo video (sotto) è un estratto.