Ieri sera è andata in onda su Rai Uno la seconda delle quattro puntate del programma di Fiorello, “Il più grande spettacolo dopo il weekend”.
Ha fatto 78 milioni di spettatori, solo nel Lazio.
Nel momento di massimo ascolto c’erano i Coldplay, i cui sforzi promozionali in giro per il mondo sono stati disintegrati da una improvvisata e miagolante gag al pianoforte ostinatamente voluta da Fiorello (sopra).
Come potreste sapere, “Il più grande spettacolo dopo il weekend” costa 4 milioni di euro a puntata. Non abbiamo assolutamente niente contro lo sperpero del denaro pubblico, anzi, ben venga. Più sperpero c’è e più c’è da ridere. E se questo sperpero serve a improvvisare degli show che consentono alla tv pubblica di guadagnare soldi attraverso la pubblicità – cioè altri soldi sempre nostri – tanto di guadagnato.
Però, considerato che ospiti come i Coldplay e Michael Bublé avranno partecipato quasi gratuitamente per promuovere i loro ultimi album, sarebbe curioso sapere come vengano spesi nel dettaglio 12 milioni di euro dalla tv di Stato per un programma semplicemente costituito da un comico e da un palcoscenico.
Solo per capire se tra le varie voci c’è anche “lo spread”.