Al di là dei numeri, Hunger Games ha fatto un botto oltre le più ottimistiche previsioni e, considerata la qualità del film e le stime degli incassi, ha già superato il fenomeno di Twilight e potrebbe superare anche quello di Harry Potter.
Inflazione inclusa.
Lo scorso weekend il primo dei 3 (o 4) film tratti dai romanzi di Suzanne Collins ha invaso le sale di mezzo mondo ed è ufficialmente entrato nella storia dell’industria cinematografica.
Venerdì aveva debuttato incassando 68.2 milioni e, secondo le stime, ieri avrebbe chiuso il weekend con 155 milioni di dollari.
Le previsioni più ottimistiche non superavano i 150 milioni di dollari.
Con un incasso di 155 milioni di dollari, Hunger Games si collocherebbe al terzo posto nella classifica dei migliori esordi di sempre del box office americano, dietro l’ultimo film della saga di Harry Potter, Harry Potter e i Doni della Morte – parte 2 (169.2 milioni) e Il Cavaliere Oscuro (158.4 milioni).
Alle sue spalle c’è Spider-Man 3 (151.1 milioni).
A questi 155 milioni di dollari si aggiungono i 59.25 milioni che la Lionsgate stima di avere incassato nel resto del mondo (mancano Italia, Spagna, Giappone e Corea del Sud) per un totale di oltre 214 milioni di dollari.
E’ vero che i conti si fanno alla fine e che bisognerà calcolare gli incassi definitivi considerando anche l’inflazione ma, facendo un confronto con recenti primi film di franchise di successo, Twilight debuttò nel 2008 con 69 milioni in tre giorni, e Avatar nel 2009 con 77 milioni.
Inoltre è già appurato che Hunger Games sia il migliore esordio primaverile di sempre.
Il film è costato 78 milioni di dollari più un’altra quarantina di marketing. Il cachet della protagonista, Jennifer Lawrence, è di “soli” 500 mila dollari più bonus legati agli introiti.
Hunger Games uscirà in Italia il prossimo 1 maggio.