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Shia LaBeouf si è scusato per gli insulti razzisti durante l’arresto

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Shia LaBeouf, dopo l’arresto in Georgia di qualche giorno fa, ha fatto ammenda. L’attore, infatti, qualche giorno fa era stato ammanettato e spedito per l’ennesima volta dietro le sbarre per ubriachezza molesta, dopo che un passante gli aveva negato una sigaretta.

Dopo essere stato rilasciato, Shia è tornato sul set del film Peanut Butter Falcon, ma si è voluto personalmente scusare tramite il suo profilo Twitter, dove ha candidamente ammesso di aver toccato letteralmente il fondo della bottiglia.

Per sua sfortuna, tutta la fase dell’arresto e anche quella successiva alla stazione di polizia è stata filmata dalla body cam dell’agente, ed è stata diffusa tramite il sito di TMZ.

Nel primo possiamo vedere un furioso Shia in braghe corte e ciabattine venire trascinato via dalla hall del suo hotel a Savannah e ricordare agli agenti le loro priorità:

“Avete un presidente a cui non importa niente di voi. E fate parte di un corpo di polizia a cui non interessa nulla di voi. E voi cosa fate? Volete arrestare un uomo bianco a cui invece importa di voi? Per avere chiesto una sigaretta?”

Durante il viaggio verso la stazione di polizia non è andata meglio:

Gli insulti sono poi continuati con affermazioni pesanti del tipo:

“Andrai all’inferno perché sei ne*ro”. Ho degli avvocati famosi che sapranno fare i conti con voi”

Per poi finire col dire ad un poliziotto bianco che sua moglie ha dei gusti differenti:

Poche ore dopo la documentazione video della sua breve disavventura, Shia LaBeouf ha chiesto scusa tramite il suo profilo Twitter:

“Mi vergogno profondamente per il mio comportamento, non ho scuse. Non so se queste dichiarazioni sono troppo frequenti o forse non ne condivido abbastanza, ma per quanto successo devo delle sincere scuse agli agenti che mi hanno arrestato e gli sono grato per essere rimasti così tranquilli. La loro severità nei miei confronti non è andata persa.

La mia mancanza di rispetto nei confronti delle autorità è davvero problematica, per non dire distruttiva. Credo di essere arrivato davvero al limite, anzi, di aver proprio toccato il fondo. Sto combattendo con questa mia dipendenza da troppo tempo e sto cercando di impegnarmi per raggiungere la sobrietà e spero che mi perdoniate per i miei sbagli.”

Dopo la sbroccata, in suo aiuto pare si sia lanciato addirittura Michael Bay, che in passato l’aveva diretto nella prima trilogia di Transformers. In una recente intervista, il regista famoso per la sua maniacale passione per le esplosioni a grande effetto, ha espresso la sua volontà di farlo tornare per un possibile milionesimo capitolo della saga:

“Può tornare. Se sta fuori di prigione può tornare. E’ stato in cella per un bel po’ in America, quindi se sta fuori di galera abbastanza a lungo per me può tornare.”

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