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Michele Morrone difende “365 Giorni” dalle critiche

Michele Morrone
Michele Morrone

Michele Morrone ha difeso 365 Giorni dalle critiche ricevute negli scorsi mesi.

Il film erotico è stato per settimane tra i più visti su Netflix, questo però non l’ha risparmiato dal ricevere pareri fortemente negativi. Tra questi, anche quello della cantante britannica Duffy, che ha chiesto alla piattaforma streaming di rimuovere il film polacco tratto dall’omonimo romanzo di Blanka Lipińska. Secondo l’artista 36enne, che tramite il suo blog ha rivelato di aver subito violenza sessuale, la pellicola dà una immagine positiva degli stupri e il mercato del sesso.

Michele risponde alle accuse

Intervistato da E!News, l’attore di origini pugliesi ci ha tenuto a ribadire che la storia è un prodotto di pura fantasia e che non incita all’odio o alla violenza sulle donne. Queste le sue parole:

Penso sia importante ricordare che questo film si basa su un’opera di finzione. 365 Giorni era un libro di grande successo in Polonia, prima che fosse tramutato in un film. Quando il pubblico guarda un film, credo sappia che ciò che vede sullo schermo non è sempre reale. Ma il mio lavoro, in quanto attore, è fare in modo che lo sembri, creando un legame con Massimo, anche se è un mafioso. Mi fido del fatto che il pubblico sappia che questo film è fantasia. Talvolta guardiamo dei film e ci ritroviamo a fare il tifo per il cattivo. Però sappiamo che è un personaggio negativo che sta facendo cose sbagliate e che certamente il suo comportamento sarebbe inaccettabile nella vita vera“.

Il 29enne ha anche sottolineato che il suo intento non è quello di minimizzare la questione, ma anzi di comprenderne l’importanza:

Capisco il problema, e sono contento che se ne parli. Penso però che si debba stare attenti a non limitare la creatività. Per questo motivo non direi di impedire la realizzazione di film come questo, incentrati sulla finzione, altrimenti che dire di quelli sulla guerra, i crimini, gli omicidi e, sì, le celebrate pellicole sulla mafia? Questo film non ha alcuna intenzione di minimizzare la realtà della violenza sessuale nel mondo. Non voglio che il pubblico pensi che un simile comportamento vada bene. Non va bene affatto. Penso sia un bene che il film susciti dibattito su queste problematiche, così da infondere più consapevolezza su di esse nella nostra società“.

L’ex concorrente di Ballando con le Stelle ha infine sciolto i dubbi dei fan circa la realizzazione delle scene di sesso:

Non sono affatto reali. Molte persone mi hanno scritto dicendomi che credevano fosse reale, ma non lo sono. Sarebbe stato impossibile. Eppure, se sembrano reali vuol dire che siamo dei bravi attori“.

Dopo l’enorme successo riscontrato, è stato confermato il sequel del film. Bisognerà però attendere, dato che ad oggi le riprese non sono ancora iniziate.

Instagram/ @annalisabiasi

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