Fabrizio Corona, l’ex re dei paparazzi, ha rivelato quanto guadagna grazie ad ospitate televisive ed interviste. Che si tratti di testate giornalistiche o che sia ospite nei salotti di Mediaset e Rai, Fabrizio Corona incasserebbe cifre da capogiro. E a rivelarlo è stato proprio lui.
Corona, in occasione di un’intervista per Vanity Fair, oltre a parlare della propria storia e di come stia vivendo questo periodo particolare, ha rilasciato delle dichiarazioni inerenti i suoi guadagni. Rivelando anche quanto gli sarebbe fruttato rilasciare l’intervista in questione:
“Direi 15 mila euro, quelli che mi avrebbe dato Chi se questa intervista l’avessi data a loro. Le ho già detto che sono Dio? Vuole una prova? Sono riuscito a portare il mondo fuori, qui dentro. Da casa muovo 4 programmi televisivi, sono mie le 12 storie più importanti degli ultimi mesi, do da lavorare a 15 persone. Nell’ultimo anno avrò fatturato 2 milioni di euro”.
Fabrizio Corona: “La D’Urso mi frutta…”
“La D’Urso mi frutta 50 mila euro e io le ho fatto fare il 26 per cento di share, mentre sulla Rai c’era Conte che spiegava il DPCM. E poi se io non fossi andato a difendermi dalla D’Urso per il video pubblicato da Nina Moric, dove avrei potuto farlo? Tutti i giornali, non solo quelli di gossip, avevano scritto che io picchiavo Carlos, dovevo andare nel palco più popolare che, mi spiace dirlo, è la D’Urso e non Fazio. Di fronte a certe cose non puoi né stare zitto né fare una storia su Instagram.“
Insomma, pare proprio che Fabrizio Corona debba molto a Barbara D’Urso, e non solo in termini economici. Secondo quanto rilasciato dal paparazzo, sarebbe proprio grazie a Barbarella che “la storia di Corona” ha avuto risonanza anche su altre reti.
“La tv generalista amplifica la comunicazione. Travaglio, Mentana e Celentano hanno preso a cuore la mia vicenda di carcerazione perché la D’Urso, a cui promisi la prima intervista dopo il rilascio, ha fatto 30 puntate su di me e le massaie hanno cominciato a dire: “Poverino Corona, poverino Corona”. Così la mia storia è diventato un tema su cui mobilitarsi”.
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