Condannato un uomo a 11 anni di carcere per essere coinvolto nella morte di Mac Miller. Si tratta dello spacciatore che ha venduto al rapper la dose letale di droga.
Mac Miller è morto nel settembre del 2018 all’età di 26 anni, stroncato da un mix di droghe. Ryan Reavis è stato condannato a 131 mesi di carcere, 10 anni e 11 mesi, per avergli venduto la sostanza che l’ha portato alla morte. Ad uccidere Miller il fentanyl, un potentissimo analgesico con cui era stato tagliato l’ossicodone. Cori Ferrentino, avvocato dello spacciatore, ha rilasciato ieri, 18 aprile, delle dichiarazioni a E! News. Ecco le sue parole:
“Questo è un caso molto tragico e difficile. Mac Miller era amato e ammirato da molti. Ha combattuto molti degli stessi demoni legati alla dipendenza che il signor Reavis ha combattuto per tutta la vita. Il signor Reavis è consapevole del fatto che potrà tornare dalla sua famiglia, mentre Mac Miller no”.
Sembra che il signor Reavis non sapesse che la sostanza da lui venduta all’ex fidanzato di Ariana Grande contenesse fentanyl:
“Il signor Reavis era un drogato che non aveva idea che le pillole che ha consegnato a un coimputato contenessero fentanyl. Oggi, il giudice ha speso una quantità significativa di tempo per ascoltare le argomentazioni e siamo grati per questo. Continuerà a utilizzare questo tempo per crescere nel suo recupero e per onorare la vita persa in qualsiasi modo possibile. Crediamo fermamente che periodi più lunghi di incarcerazione per il tossicodipendente/condannato non risolveranno il problema fentanyl”.