Avete visto questo video? Risale al 29 maggio scorso, ma è trapelato in rete soltanto oggi e ritrae un’aquila del parco nazionale di Kimberley, in Australia, che ha rubato una telecamera posizionata nei pressi di una trappola per coccodrilli e se l’è portata nel suo nido, a 7 miglia di distanza.
Possiamo considerarlo il primo tentativo da parte di un volatile di farsi un autoritratto, se non il primo selfie-video di un’aquila.
Un paio di settimane fa la parola “selfie” è stata eletta dall’Oxford Dictionaries Online la parola dell’anno.
Dietro la sua recente diffusione c’è senz’altro Instagram, la piattaforma di condivisione di immagini che annovera tra le proprie icone la regina dei reality show americani Kim Kardashian (11,6 milioni di follower).
Eccola (sotto) nell’ultima puntata del suo reality show Al Passo con i Kardashian che dà alcuni suggerimenti per scattarsi un perfetto autoritratto col telefonino…
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Questi suggerimenti di Kim Kardashian, in particolare la “duck face” (anche nota come “bocca a papera”), possono essere collegati in qualche modo alla prima persona che ha scritto la parola “selfie” su internet, ovvero un certo Hopey.
Il 13 settembre del 2002 Hopey ha condiviso su un forum australiano una foto della sua bocca (ve la risparmiamo), e ha scritto: “Scusate per la messa a fuoco, è stato un selfie.”
Hopey aveva pubblicato la foto su un forum di medicina. La sua bocca era malridotta perché era atterrato di faccia su una serie di scalini dopo essersi ubriacato ad una festa.
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Per quanto riguarda il primo selfie della storia, pare invece che sia stato realizzato nel 1839 da un certo Robert Cornelius, un giovane chimico di Philadelphia, negli Stati Uniti.
E’ stata un vero precursore. Usava già i filtri di Instagram per sembrare più figo.