Lo vedete quest’uomo? Anche se “uomo” non sarebbe la parola più giusta. Ma nemmeno “parola” lo è. Ci vorrebbe il silenzio su Gianluca Vacchi. In ogni caso, in questo momento, lui e Chiara Ferragni sono i personaggi italiani più popolari all’estero. Per dire come stanno messi bene all’estero…
Per dire quanto stiamo messi bene in Italia, invece, ci viene in soccorso Chi. Stando a quanto riporta il settimanale diretto da Alfonso Signorini, la tariffa oraria di Gianluca Vacchi per le sue ospitate in discoteca sarebbe di 24 mila euro. Questo è quanto ha pagato il Pineta di Milano Marittima, lo scorso 24 aprile, per godere delle prestazioni di Gianluca Vacchi, ovvero spogliarsi dietro la console e giocare a fare il deejay, mandando in estasi ragazze a caccia di un papi e giovani metrosexual impasticcati.
“E pensare che due anni fa non mi facevano neppure mettere l’auto nel parcheggio privato…“, ha dichiarato il povero azionista di minoranza dell’azienda di famiglia dell’IMA, leader mondiale nella produzione di macchinari per il confezionamento di prodotti alimentari, farmaceutici e cosmetici, che fattura la bellezza di 1,1 miliardi di euro all’anno.
Gianluca Vacchi si lamenta della percezione che le persone hanno di lui: “La gente mi vede come un ‘fancazzista’ baciato dalla dea bendata, ma chi mi conosce sa che nella vita ho sempre lavorato duro. Poi, quando con i successi imprenditoriali [di mio cugino] è arrivato finalmente il benessere, ho deciso di costruirmi questa vita parallela perché penso che, negli anni della crisi, un po’ di ottimismo non guasti“.
Ottimismo? Cioè, Gianluca Vacchi è mezzo pieno o tutto scemo? Ma soprattutto, pieno di cosa?
