
Marco Carta è stato assolto oggi dall’accusa di aver rubato sei magliette alla Rinascente di Milano per un totale di 1.200 euro. A distanza di cinque mesi dal fatto, accaduto lo scorso giugno, il pm milanese Nicola Rossato aveva chiesto otto mesi di carcere e 400 euro di multa.
L’accusa che gravava sulle spalle di Marco Carta era quella di furto aggravato. I difensori del cantante, gli avvocati Annetta e Giordano, si erano espressi sulla vicenda facendo trasparire una certa serenità:
Non facciamo previsioni ma siamo fiduciosi, come lo siamo sempre stati.
Questa mattina, gli stessi avvocati del cantante hanno tenuto a ribadire che dai filmati risulta impossibile pensare che Marco Carta potesse rubare qualcosa:
La signora (Fabiana Muscas, ndr) è entrata nel camerino più di una volta, non c’è la prova che sia stato Carta a entrare nel bagno a lasciare gli antitaccheggio che sono stati poi ritrovati lì, anche perché dalle immagini emerge che quella massa di antitaccheggio non potesse essere occultate nelle tasche di una persona che porta i jeans aderenti e di statura non grossa tale da potere occultare il tutto”.
A fatto compiuto, tra lo stupore e il clamore generale, Marco aveva tentato immediatamente di giustificarsi con tutti, proclamandosi innocente a gran voce.
Oggi l’ex pupillo di Amici appare decisamente più sorridente.
“È come se oggi mi svegliassi da un brutto sogno”, dice su Instagram, ringraziando in seguito i fan, la famiglia, il fidanzato e i suoi difensori.
Insomma, il cantante sardo per il momento è stato assolto. Sì, per il momento, perché la Procura ha già dichiarato l’intenzione di fare ricorso.