“Regina di Milano” è l’appellativo con cui viene descritta la cantante e rapper Myss Keta, protagonista di un articolo sul New York Times.
La cantante è stata intervistata dal giornalista Jason Horowitz.
“Prima era una cosa distintiva, ora è una cosa che abbiamo in comune”.
Così esordisce Myss Keta quando le viene chiesto dell’uso della mascherina, la rapper racconta come quel simbolo che per lei è stato distintivo sin dall’inizio, adesso è diventato qualcosa che la accomuna con tutti gli altri. Racconta infatti come all’inizio della pandemia abbia distribuito ai suoi amici alcune delle sue mascherine.
“Ne avevo così tante, chirurgiche, in tessuto, seta, qualsiasi materiale… Ora tutti sembrano fan di Myss Keta”
L’ironica cantante 30enne ha ripercorso con il giornalista l’aneddoto legato alla sua identità nascosta. Il suo presentarsi in modo anonimo all’epoca della sua scoperta incuriosì decisamente e così insieme alla sua crew decise di restare anonima. La rapper infatti ha da sempre nascosto il suo volto attraverso la mascherina e gli occhiali da sole, che sono diventati con il passare del tempo il suo segno distintivo.
Incoraggia ancora i suoi fan e non, dicendo:
“Lo so ragazzi, è un dolore, capisco, non è facile ma devi abituarti.”
Per ora continua a sostenere il fascino che la mascherina ha per lei e che continuerà ad indossarla, inoltre ha detto:
“È la legge. Non c’è modo di sfuggire”
È sempre un onore quando un talento italiano viene riconosciuto e intervistato anche dall’altra parte del mondo.
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