Ieri sera abbiamo visto contemporaneamente Il Grande Fratello e Il più grande spettacolo dopo il weekend di Fiorello (anzi, #ilpiugrandespettacolodopoilweekend) mentre ascoltavamo Lulu, l’inspiegabile album di Lou Reed con i Metallica.
Non ci abbiamo capito molto, ma con la speranza nel cuore che lo show di Fiorello azzerasse gli ascolti del Grande Fratello, e con la consapevolezza che è da imbecilli criticare un varietà che deve radere al suolo Il Grande Fratello, ci siamo resi conto che l’unica cosa che ci è davvero piaciuta in tutta la serata è stata Giorgia.
Dopo un decennio di reality show non è giusto che noi poveri giovani siamo ridotti ad entusiasmarci su twitter per un varietà così vecchio, lungo, buio, scarno, mezzo improvvisato e politicamente corretto, che fa sempre sorridere e mai ridere.
Se tu guardi il Grande Fratello hai la chiara sensazione che ti stai rimbecillendo (e magari uno può anche avere voglia di rimbecillirsi), ma con questi varietà di Rai Uno hai la sensazione di essere trattato come un povero nostalgico cinquantenne rintronato.
Il pezzo di Fiorello su Carla Bruni, la parodia dei giudici di X Factor, sono cose che rendono bene in radio o in un programma serale di un’oretta. Noi puoi stare tutta la sera davanti alla tv ad aspettare e ad entusiasmarti per sketch del genere pagati uno sproposito.
Ma del resto, tra un canale e l’altro, abbiamo una ventina di tv direttamente politicizzate. Quelle che rimangono ci fanno due palle così (#duepallecosi) trasmettendo della comicità solo ed esclusivamente di stampo politico.
E questa libertà è l’unica cosa che dovrebbe far ridere gli under 50 su twitter.