Quello nella foto (sopra) insieme a Lindsay Lohan non è né l’amico di uno stalker e nemmeno Diane Keaton. E’ John Burnham, un agente di Hollywood che lo scorso Capodanno ha organizzato a Los Angeles un party privato dedicato a Woody Allen.
Un party di Capodanno a Los Angeles dedicato a Woody Allen è una festa normale con qualche tv ricoperta di neve artificiale che trasmette il programma di Capodanno di Barbara D’Urso.
A questa festa c’era anche Diane Keaton, protagonista di alcuni dei migliori film di Allen e vincitrice anche di un Oscar con Io e Annie, che adesso si è messa anche a twittare e l’altro giorno ha scritto a Lindsay Lohan:
“Eri bellissima la scorsa notte.”
Lindsay Lohan ha osato risponderle:
“il tuo tweet è stato più che incredibile e non posso ringraziarti abbastanza!
inoltre, eri la donna più chic al raduno di Capodanno, per non dire LA PIU’ incredibile!!!!! Mi ispiri.”
Diane Keaton non ha più risposto. Probabilmente l’idea di ispirare Lindsay Lohan l’ha spaventata. Forse sta pensando di cancellarsi da Twitter.
Prima di recarsi a questa festa, verso le 6 e mezza di sera dello scorso 31 dicembre, Lindsay Lohan si è ritrovata alla porta della sua casa di Venice Beach un uomo che aveva scavalcato la recinzione perché voleva a tutti costi parlare con lei.
Lindsay ha chiamato la polizia e l’uomo, un 64enne di nome Lonnie Short, è stato arrestato. Adesso gli servono 1000 dollari per pagare la cauzione.
Lonnie Short ha dichiarato che voleva “spiegarle alcune cose” sostenendo di essere un amico di David Corcordan, uno stalker che ha perseguitato Lindsay Lohan per due anni prima di ricevere un ordine restrittivo nel maggio scorso.
Tutta questa storia è assurda. Cioè, perché qualcuno dovrebbe andare ad una festa di Capodanno dedicata a Woody Allen? Piuttosto ai Maya, ma perché a Woody Allen?
Suona come un raduno di stalker che non sanno come passare il Capodanno dopo essere stati cacciati dalla casa di Woody Allen.