Lindsay Lohan ha patteggiato 90 giorni di rehab, 30 di lavori sociali e 18 mesi di psicoterapia intensiva

Lindsay Lohan

Oggi, 18 marzo, Lindsay Lohan si è presentata in tribunale, a Los Angeles, con 48 minuti di ritardo per un problema aeroportuale indipendente dalla sua volontà.
Aveva delle brutte occhiaie, avrebbe potuto avanzare una richiesta di rinvio per legittimo impedimento, ma Lindsay era lì, tutto sommato serena e pronta ad affrontare le conseguenze delle sue sciocche azioni atesta alta.

Al suo arrivo qualcuno ha lanciato dei glitter dorati.

La 26enne ex enfant prodige di Hollywood, protagonista di film come Mean Girls, Baciati dalla Sfortuna, ha deciso di confessare l’ultima bravata.
Mentì alla polizia lo scorso giugno, quando demolì la Porsche e disse che non si trovava al volante.

Ha accettato il patteggiamento, non contestando le accuse di guida spericolata e falsa testimonianza, ed è stata condannata a passare 90 giorni in un centro di riabilitazione (e questa volta dovrà starci 24 ore al giorno), ad un mese di lavori socialmente utili e a 18 mesi di psicoterapia intensiva.

Per quanto riguarda la violazione della condizionale per il precedente reato del furto della collana, Lindsay Lohan ha ammesso la violazione, ma la pena prevista di 180 giorni di carcere è stata sospesa e rinviata fino al termine di questa condanna.

Il prossimo 18 aprile uscirà nelle sale italiane il suo ultimo film: Scary Movie 5.

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