Lo hanno preso. Lo sfrenato attaccamento di un 37enne di Lecco ai c*li delle donne sui mezzi pubblici di Milano è durato qualche anno, ma – almeno per il momento – è finito.
Lo scorso 17 aprile è stato arrestato dalla Polizia che lo ha colto in flagranza di reato.
L’uomo aveva spiegato agli agenti: “Arrestarmi è un errore di umanità, perché alle donne piace, dovete vedere come si divertono, e se a una non piace vado da un’altra”.
Dal 2008 sono state moltissime le vittime del palpeggiatore scatenato, anche minorenni, ma solo tre di loro hanno sporto denuncia.
Questa (sopra) è una foto dell’uomo colto sul fatto.
Su YouP*rn Repubblica potete vedere anche il video girato dai poliziotti.
Questa storia ci insegna che se una donna non ti denuncia, non significa che quello che stai facendo sia giusto o le piaccia.
Per esempio, le donne non denunceranno noi e tutti i giornali che hanno riportato la dichiarazione del maniaco sessuale, ma non significa che sia stato giusto pubblicarla.
Non è che bisogna per forza pubblicare tutte le dichiarazioni più sceme del mondo.
A volte però, quando i mezzi pubblici sono molto affollati, è praticamente impossibile non “palpeggiare” le ragazze e/o uomini che di spalle sembrano ragazze.
Una volta un nostro amico si è ritrovato tutto schiacciato addosso ad una ragazza, con la faccia tra le poppe.
Noi stavamo giocando a twister qualche metro più in là, e lo abbiamo chiamato: “Che c**zo fai? Il tram è vuoto. Chiedile se vuole giocare a twister.”
La ragazza non ha voluto giocare a twister e ci ha accecato con lo spray urticante, però a volte basta semplicemente parlare…