Stefano Gabbana ha twittuonato: “Comune di Milano Fate schifo!!!”

Perdonateci il “twittuonato”. Siamo ancora in fissa con Sharknado e passiamo le giornate a unire parole a caso.
A proposito, il prossimo anno uscirà il sequel di Sharknado. Sarà ambientato a New York.

Lo scorso 19 giugno Domenico Dolce e Stefano Gabbana, gli stilisti fondatori del celebre marchio Dolce&Gabbana, sono stati condannati in primo grado dal Tribunale di Milano a un anno e 8 mesi di carcere per «omessa dichiarazione dei redditi» e al pagamento di 500 mila euro all’Agenzia delle Entrate per avere evaso circa 850 milioni di euro.
E’ una sentenza di primo grado, non è definitiva.

Prendetevi qualche ora di tempo per riflettere su questa sentenza.
Fatto?
Okay, adesso possiamo tranquillamente andare a rubare 850 milioni di euro.
Il gioco vale la candela: 500 mila euro di multa e un annetto di carcere, magari ai domiciliari, in cambio di 850 milioni di euro… Vale la pena, no?

Questa mattina Stefano Gabbana e i suoi 400 mila follower sono insorti contro l’ignoto assessore al Commercio Franco D’Alfonso, colpevole di avere dichiarato che, se fosse per lui, il comune di Milano non dovrebbe “concedere spazi simbolo della città a personaggi famosi e marchi vip che hanno rimediato condanne per fatti particolarmente odiosi in questo momento di crisi economica come l’evasione fiscale”.

Il momento più fashion di questa rivolta popolare è stato quando Stefano Gabbana ha postato una foto dell’assessore e una sua follower ha twittato: “Che brutto!Hahahaha”.