Dopo il deludente risultato al box office di Shadowhunters: Città di Ossa (80 milioni di dollari, 40 in meno di quelli spesi per realizzarlo e promuoverlo), il franchise basato sulla saga urban fantasy di Cassandra Clare era ad un passo dalla cancellazione.
Lo scorso settembre la Constantin Film aveva bloccato il sequel, Città di Cenere, ma ieri ha annunciato all’Hollywood Reporter che qualcosa è cambiato:
“La risposta dei fan, a giudicare dalla blogosfera e dalle migliaia di mail che abbiamo ricevuto, ci ha incoraggiato ad andare avanti. E’ stata assolutamente positiva, a differenza di alcuni altri titoli young adult. Stiamo analizzando quello che abbiamo sbagliato con il primo film, in particolare in ambito posizionamento e marketing.”
Il primo Shadowhunters di Harald Zwart era stato spacciato per il “nuovo Twilight”, e questo sarebbe stato sufficiente per affossarlo, ma i suoi più grossi problemi sono stati una sceneggiatura poco convincente e un cast poco credibile, a cominciare dalla protagonista Lily Collins (sopra).
Kristen Stewart era una adolescente credibile in twilight, Emma Watson era una bambina credibile in Harry Potter. E Jennifer Lawrence è una Jennifer Lawrence credibile in Hunger Games.
Lily Collins invece no, non è credibile.
Guardate (sotto) come parla in maniera distaccata e quasi annoiata del suo personaggio.
Noi bambini non siamo scemi, ce ne accorgiamo.