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Recensione di Hunger Games: La Ragazza di Fuoco in un piano cartesiano

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L’altro ieri Hunger Games: La Ragazza di Fuoco ha debuttato nei cinema italiani. Ha incassato 630 mila euro, più di Thor: The Dark World (513 mila euro, ed era in 3D).
Probabilmente chiuderà il weekend con un incasso superiore a quello complessivo del primo episodio (3 milioni di euro).

In generale il film è piaciuto, ma ha un problema: il finale.
Finisce con un cliffhanger piuttosto debole o irrispettoso per chi non ha letto la saga da cui è tratto il film.

In realtà secondo noi non è affatto debole o irrispettoso. Insomma, senza scendere nei dettagli o vantarci della nostra incredibile intelligenza, preferiamo un finale così che uno con le cose spiegate con i disegnini. Non siamo mica deficienti.

La nostra approfondita recensione di Hunger Games: La Ragazza di Fuoco nel piano cartesiano sarebbe tutta da rifare.

Il finale è da 10, come l’improvviso finale aperto del più assurdo e confuso episodio di Beautiful.

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