Settimana scorsa Enrico Papi, l’ex conduttore di Sarabanda!, era diventato in poche ore il primo fenomeno trash di Tale e Quale Show 2016 con la sua imitazione al limite dell’apocalittico di Fabio Rovazzi e della sua Andiamo a comandare.
Ieri però, nella seconda puntata vinta da Tullio Solenghi con il ricordo di Enzo Jannacci e la canzone l’Armando, si è assistito ad un vero e proprio trionfo del ridicolo! Senza togliere nulla a Gabriele Cirilli, che con la sua mission impossible di Jessica Rabbit ha fatto man bassa di tutti i premi dedicati agli horror televisivi, ecco quali sono state le tre esibizioni più “indimenticabili” della serata!
Cominciamo da Leonardo Fiaschi e dal suo Jovanotti: nella prima puntata di Tale e Quale Show 2016 ha scatenato una standing ovation da paura con la sua interpretazione di Francesco Gabbani, ma purtroppo per lui, il buon Lorenzo gli ha portato una sfiga pazzesca: brano difficilissimo, Ragazza Magica, un inno dell’estate 2016, che se in bocca al buon Jova è sufficiente a far innamorare una ragazza, in quella di Fiaschi è stato sufficiente a far fuggire tutte le capre del buon Vittorio Sgarbi. Stonato e completamente fuori tempo, peccato!
Non se l’è cavata meglio Fatima Trotta: con Violetta pensava di avere la rivincita dopo il “fiasco” Miley Cyrus, ma così non è stato. Imitare una ragazzina quando si è già nell’età della ragione non è facile, e difatti i risultati li si sono visti. La Trotta si è scusata, dando colpa all’emozione…chissà cosa ne diranno le bambine che sono fans di Violetta? Pensate che la perdoneranno? Mah…
Dulcis in fundo, riecco una bestia nera che ha già fatto tremare i concorrenti: Piero Pelù! Il rocker toscano è già stato imitato una volta con grande successo da Fabrizio Frizzi durante la terza edizione di Tale e Quale Show. L’esibizione, rimasta nel cuore di Loretta Goggi, aveva scatenato l’entusiasmo del pubblico e aveva fatto ottenere il primo posto a Frizzi.
Con Sergio Assisi invece è stato il non plus ultra della catastrofe… la voce poteva anche starci, peccato che il trucco non proprio perfetto e che lo ha reso molto simile ad un torero finito sotto uno schiacciasassi abbia rovinato l’effetto. Inevitabili poi i confronti con il Piero Pelù fatto da Fabrizio Frizzi solo tre anni fa.
