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Ed Sheeran ha vinto in tribunale: “Shape Of You” non è un plagio (VIDEO)

Ed Sheeran
Ed Sheeran

Ed Sheeran ha ottenuto un’importante vittoria in tribunale. Shape Of You non è un plagio. Il cantante ha così pubblicato sui social un video sfogo.

Shape Of You è sicuramente uno dei brani più famosi di Ed Sheeran. Pubblicata nel 2017, la canzone è stata la prima a raggiungere tre milioni di streaming su Spotify. Questo successo si è chiaramente tradotto in denaro: i diritti della canzone ammontano infatti a circa 20 milioni di sterline, inizialmente congelati e adesso scongelati dopo la fine della lunga battaglia legale iniziata nel 2018.

Sami Chokri e Ross O’Donoghue avevano infatti denunciato il cantante britannico nel 2018 per violazione di copyright, poiché secondo loro il ritornello di Shape Of You era troppo simile a quello della loro Oh Why. Secondo l’accusa infatti “Oh I, Oh I, Oh I” era un’evidente ispirazione al loro “Oh why, Oh why, Oh why”.

La decisione del tribunale di Londra

Ieri, mercoledì 6 aprile, il giudice Zacaroli si è pronunciato dicendo che Sheeran non ha copiato deliberatamente o inconsciamente elementi di Oh Why. Il cantante 31enne aveva infatti sempre negato ogni accusa, dicendo:

“Non ho mai ascoltato la canzone ‘Oh Why’. Faccio riferimento ad altre opere quando scrivo così come fanno molti cantautori. In tal caso informo la mia squadra in modo da compiere i passi necessari per ottenere l’autorizzazione”.

Lo sfogo social di Ed Sheeran

Ed, dopo la vittoria in tribunale, ha così deciso di rompere il silenzio sui social con un video. Ecco le sue parole:

“Anche se siamo molto contenti del risultato, credo che affermazioni simili siano diventate troppo comuni, sono diventate una cultura per cui si fa reclamo con l’idea che un accordo di risarcimento sia più economico che un processo anche se non ci sono le basi per sostenerlo. Questo è davvero dannoso per l’industria delle canzoni. Ci sono poche note e così pochi accordi usati nella musica pop, è inevitabile che ci sia qualche somiglianza, visto che vengono pubblicato 60.000 brani al giorno su Spotify, ossia 22 milioni l’anno e ci sono solo 12 note disponibili”.

IG: @alessandrolatino

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