Il poster parla chiaro.
Joaquin Phoenix è Theodore, uno scrittore solitario a cui manca l’amore di una donna. Vive in un futuro non troppo lontano, dove hanno appena sviluppato un nuovissimo sistema operativo progettato per soddisfare tutti i bisogni dell’utente. Lo compra e con questo sistema operativo vocale (Scarlett Johansson) instaura un legame romantico.
E’ una cosa che succedeva qualche anno fa, prima delle fotocamere digitali e le porte USB, quando i ragazzi si innamoravano via chat di ragazze che non potevano mandarti una foto perché non avevano lo scanner. Alcune mandavano degli autoritratti fatti con Photo Paint, ma non erano molto attendibili.
Poi, dopo 6 mesi passati a parlare per telefono, lei riesce a procurarsi uno scanner. Ti manda una foto ed è okay, perché ormai sei già innamorato perso. Pensi a lei dalla mattina alla sera. Le chiedi una foto in topless e scatta la prima piccola crisi. Tuttavia, alla fine la incontri. Ti guarda, ti sorride e inaspettatamente, come se niente fosse, comincia a parlarti degli altri 68 ragazzi che ha incontrato prima di te.
Hai fatto un lungo viaggio, non ti rimane che toglierti le scarpe e farla svenire con la puzza dei piedi.
Her, scritto e diretto da Spike Jonze (Essere John Malkovich, Il Ladro di Orchidee), con Joaquin Phoenix, Amy Adams, Olivia Wilde, Rooney Mara e Scarlett Johansson, uscirà negli Stati Uniti a fine novembre.
Il trailer…
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