La notizia di qualche giorno fa, secondo la quale la Warner Bros. sarebbe intenzionata a rilanciare il franchise di Matrix con Michael B. Jordan come possibile protagonista, ha scosso l’opinione pubblica.
Il timore dei fan della trilogia originale è che si voglia fare un banale reboot con nuovi attori per gli stessi ruoli, magari scegliendoli in base al colore della pelle o del genere, secondo idee “politicamente corrette” che ultimamente vanno tanto di moda a Hollywood.
A rasserenare gli animi ci ha pensato colui il quale si sta occupando della scrittura del film, ovvero Zak Penn, che, oltre a confermare la notizia, ha voluto chiarire alcuni punti del progetto.
Secondo quanto rivelato su Twitter dall’autore della storia di The Avengers nonché sceneggiatore dell’atteso Ready Player One di Steven Spielberg, pare che il nuovo Matrix non sarà un reboot ma piuttosto uno spin-off:
Tutto ciò che posso dire a questo punto è che nessuno potrebbe o dovrebbe fare un REBOOT di Matrix. Chi conosce Animatrix e i fumetti capisce cosa intendo dire.
Non posso commentare nulla al momento, tranne affermare che le parole “reboot” e “remake” provengono da un articolo. Smettiamola di rispondere a notizie imprecise.
Se dovessi fare un recasting di Keanu Reeves, sceglierei Keanu Reeves.
Perché non ridistribuire in sala Matrix? Non facciamo un reboot, non si può fare meglio.
Se voglio vedere più storie ambientate nell’universo di Matrix? Sì. Perché è una idea geniale che genera grandi storie.
Guardate quello che stanno facendo con l’universo X-Men. Tra Logan, Legion e Deadpool, qualcuno vuole che si fermino? Io no.
Matrix compirà 20 anni nel 2019: non rimane che augurarci che la Warner Bros. abbia davvero intenzione di confezionare un regalo quantomeno dignitoso.
