
Si chiama blackfishing la tendenza di alcune star a scurire di più toni la propria pelle fino a farla sembrare nera. Da Ariana Grande a Kim Kardashian, sono molte le celebrities che sembrano fare un abuso di auto abbronzante.
Una tendenza apparentemente innocua ma che, in realtà, cela un gran numero di implicazioni e che sta facendo molto discutere, tanto che si è arrivati a parlare di appropriazione culturale.
Questo perché, nel cercare di aggiungere un tocco esotico al proprio stile, queste celebrities sembrano ignorare tutte le problematiche della storia coloniale e della cultura minoritaria a cui si stanno ispirando.
Oggi è stata la volta di Kylie Jenner, accusata di appropriazione culturale in seguito alla diffusione delle sue ultime foto.
Kylie è stata paparazzata a Beverly Hills, fuori dalla casa della sua amica Stassie. L’influencer e imprenditrice era struccata e la sua pelle è apparsa molto più pallida rispetto a come siamo abituati a vederla:
Queste foto hanno fatto molto discutere e c’è voluto poco perché si iniziasse a parlare di blackfishing e appropriazione culturale. Il fatto che una donna bianca e privilegiata scurisca la propria pelle non è una cosa ben vista da tutte le ragazze la cui pelle è effettivamente nera.
Questo perché le ragazze nere sono purtroppo, ancora oggi, sottoposte a una lunga serie di stereotipi e discriminazioni, a cui una donna come Kylie non verrà mai sottoposta.
Il messaggio che passa attraverso il blackfishing è che è bello essere nere solo quando non lo si è veramente e quando basta solo un po’ di struccante per schiarire la propria pelle.
IG: @martinafvsco