Vi abbiamo parlato della scelta di Kanye West di candidarsi alle elezioni presidenziali del 2020. Una notizia che, com’era prevedibile, ha fatto molto discutere.
In pochissimo tempo l’annuncio del rapper ha fatto il giro di tutti i social ed è arrivato sulla bocca di tutti, suscitando (giustamente) non pochi dubbi.
“Kanye West è solamente un altro idiota con i soldi che pensa di poter diventare presidente proprio come Trump. Allora se per essere presidente non c’è bisogno di esperienza potremmo tutti candidarci. E io che volevo fare l’astronauta… Kanye candidato presidente? È uno scherzo!“
Eppure, finita l’ondata di entusiasmo, oggi ci troviamo di fronte alla realtà dei fatti che non vede le aspirazioni del marito di Kim Kardashian del tutto realizzabili.
Si dà il caso, infatti, che se il rapper americano davvero deciderà di concorrere alle prossime presidenziali, dovrà essere ben cosciente di partire in netto svantaggio.
Va detto, infatti, che la decisione di West è arrivata con largo ritardo. Il rapper non potrà candidarsi né con i democratici né con i repubblicani, dal momento che entrambi i posti di candidati sono già occupati rispettivamente da Donald Trump e Joe Biden.
Kanye potrebbe solo candidarsi come Independent, ma le probabilità di vincere le elezioni sarebbero comunque piuttosto remote.
Un’analisi approfondita ci arriva da Nathan Gonzales, autore per Inside Elections:
“C’è sicuramente un modo per Kanye per concorrere alle presidenziali da outsider ma si tratta di una scelta difficile e molto costosa. Penso che West, come chiunque altro, abbia ormai perso la possibilità per avere un impatto significativo.”
E se si trattasse solo di una mossa per favorire la rielezione del suo “amico” Donald Trump? Tra le fila democratiche c’è infatti la convinzione che un voto dato a Kanye sia un voto perso per i democratici.
