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Lana Del Rey ha debuttato a New York e l’ha (quasi) conquistata

La scorsa notte (5 dicembre) è stato il giorno del debutto ufficiale di Lana Del Rey nella sua città, New York.
Da quando è nata, 25 anni fa, non era la prima volta che cantava da quelle parti, però questo suo sold out di 40 minuti al Bowery Ballroom era molto atteso perché era il suo primo concerto americano accompagnato da una certa risonanza mediatica.

Abbiamo letto qualche report del concerto. Sembra che Lana Del Rey abbia conquistato New York, ma non del tutto.
Erano tutti in fila speranzosi, in attesa di capire se diventare suoi fan su Facebook.
Nel complesso il concerto di Lana Del Rey è piaciuto a tutti tranne che ai critici musicali che prima di sbilanciarsi vogliono ascoltare almeno un suo disco, e a quelli che la considerano una pagliaccia che passerà più tempo a posare per le riviste di moda che sopra un palco a cantare.

Intorno a Lana Del Rey si respira un po’ quel clima di odio/amore che, a questi livelli, forse non si respirava dai tempi dei Nirvana. E’ perché Lana Del Rey sconfina. Se i Nirvana sconfinavano tra il punk e il pop, l’alternative e il mainstream, Lana Del Rey sconfina un po’ in tutte le direzioni in un ipotetico spazio vuoto compreso tra Adele, Lady Gaga, le poppe di Katy Perry e tutti i ragazzi di Amici.

Questa è la tracklist del concerto: Without You, Born to Die, Blue Jeans, Radio, Million Dollar Man, Video Games, Summertime Sadness, You Can Be The Boss, Off To The Races.

C’è una canzone che non aveva mai cantato prima, Summertime Sadness. Sarà contenuta nel suo primo album, Born To Die in uscita il prossimo 30 gennaio.

Qua sotto c’è il video.

Ha detto che ci piacerà un fottio come suonerà nel disco.

Forse se si taglia le unghie e cambia il testo. E’ un testo da femminucce.

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