Cécile Kyenge è il primo ministro di colore della storia italiana

Oggi Enrico Letta ha formato il suo Governo. Lo ha presentato come se lo avesse fatto davvero lui.
Alfano, Lupi, Franceschini, Mauro, Quagliariello, Bonino, Lorenzin, Giovannini, Cancellieri, Carrozza, sono solo alcuni nomi di una squadra di 21 ministri che domani mattina giurerà davanti al Presidente della Repubblica e che cambierà la storia del nostro Paese.

Giurerà anche la campionessa di canottaggio Josefa Idem, nuovo ministro dello Sport e delle Pari Opportunità, la prima olimpionica a diventare ministro.
Nunzia De Girolamo invece è il nuovo ministro per le Politiche Agricole. Se è stata scelta con lo stesso criterio di Josefa Idem, significa che è molto brava a zappare o a guidare il trattore.

Il nome più importante è questo: il direttore generale della Banca d’Italia Fabrizio Saccomanni è il nuovo ministro dell’Economia.
Sembra una barzelletta, ma è davvero così.
Non bisogna confonderlo con Flavio Zanonato, il nuovo ministro dello Sviluppo Economico. Sono due ministeri completamente diversi.

Uno è per l’affossamento, l’altro per la devastazione.

Il medico emiliano Cécile Kyenge, nata in Congo 49 anni fa, invece è il nuovo ministro per l’Integrazione, il primo ministro di colore della storia repubblicana.
E’ lei la mossa mediatica a sorpresa più importante del nuovo governo PD-PDL-Scelta Civica e, a giudicare dai propositi (nel video, sopra), non sarà l’ultimo ministro di colore della nostra storia.

Bah, visto come hanno governato l‘Italia gli indiani e i musi bianchi, magari con i colonizzatori stranieri ci va anche bene.

Tuttavia, il ministro dell’Integrazione non va assolutamente confuso con quello dell’Interno (Angelino Alfano) e con quello per la Coesione Territoriale (Carlo Trigilia).
Sono tre ministeri completamente diversi.

Fanno cose diverse, ognuno per i c**zi suoi.