Bologna ha abolito “madre” e “padre” dai moduli scolastici: è giusto così o si poteva fare di più?

elton john

Avrete saputo. Il comune di Bologna ha deciso di eliminare la dicitura “madre” e “padre” dai moduli per l’iscrizione dei figli agli asili nido e alle scuole materne per evitare discriminazioni con le coppie omosessuali.

La nuova terminologia è “genitore” e “altro genitore”.

Per farla breve, stiamo eliminando il genere femminile per non discriminare gli omosessuali.
Adesso siamo tutti maschi. Abbasso le madri e le genitrici.

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Commenti

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  1. Venezia è stata la prima, a Mestre invece hanno indetto corsi per preparare gli insegnanti a interagire con i figli delle coppie gay!
    Ormai, secondo me il dizionario per molti si potrebbe abolire…ci sono troppi intelligenti che calpestano l’asfalto.

  2. è ovvio che gli intelligenti dicono:
    il genitore gay maschio può generare, basta che impianta il suo seme in un utero in affitto e in questo modo può partecipare alla generazione del figlioletto; mentre il secondo genitore gay maschio effettivamente non ha generato niente a meno che avesse contribuito all’eccitazione del proprio sposo.
    Nel caso in cui si trattasse di due lesbiche ebbè loro possono tutto…basta che una si impianti il pisello e il gioco è fatto…
    Bisogna essere più precisi se no la gente non capisce una figa secca…

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