La scorsa notte al Dolby Theatre di Hollywood sono andati in scena gli 89esimi premi Oscar, condotti da Jimmy Kimmel. Lo show ha regalato sorprese, anzi è stato un po’ tutto abbastanza strano.
La serata è cominciata con una performance fuori dall’ordinario, con Justin Timberlake che fa ballare la platea della Academy, e si è conclusa con una premiazione ancor più fuori dall’ordinario, con Warren Beatty e Faye Dunaway che annunciano il vincitore sbagliato.
Un errore voluto? C’è un vago sospetto…
Ma vediamo con ordine tutto quello che è successo nella notte degli Oscar 2017.
Ad aprire gli Oscar è Justin Timberlake, che irrompe nel parterre del Dolby Theatre cantando Can’t Stop The Feeling. La platea si alza ed inizia a ballare, cosa mai successa durante una cerimonia degli Oscar.
Al termine della performance Justin lancia il microfono verso il conduttore Jimmy Kimmel, che non lo afferra e lo lascia cadere rovinosamente a terra: “Non ho ancora cominciato e vi ho già rovinato la serata“. Ripeterà la stessa frase alla fine dello show, dopo l’errore della premiazione finale: “È colpa mia!”
È poi la volta del classico monologo di apertura del presentatore. Lancia qualche frecciatina a Donald Trump, ma niente di troppo pesante. Il suo bersaglio preferito nel corso della serata è soprattutto il suo amico Matt Damon.
I PRESENTATORI
Dopo il monologo è iniziato il valzer della consegna dei premi. A presentare i premi, in ordine di apparizione, sono stati: Alicia Vikander, Kate McKinnon e Jason Bateman, Taraji P. Henson, Octavia Spencer, Janelle Monáe, Chris Evans e Sofia Boutella, Vince Vaughn, Mark Rylance, Charlize Theron con Shirley MacLaine, Hailee Steinfeld e Gael García Bernal, Dakota Johnson e Jamie Dornan, Felicity Jones e Riz Ahmed, Seth Rogen e Michael J. Fox, Salma Hayek e David Oyelowo, Leslie Mann e John Cho, Meryl Streep e Javier Bardem, Samuel L. Jackson, Scarlett Johansson, Ben Affleck e Matt Damon, Amy Adams, Halle Berry, Brie Larson, Leonardo DiCaprio, Warren Beatty e Faye Dunaway.
LE PERFORMANCE
Oltre al numero di apertura di Justin Timberlake, durante lo show ci sono state anche quattro performance musicali. Dwayne Johnson ha presentato Lin-Manuel Miranda e Auli’i Cravalho, che hanno cantato How Far I’ll Go, dal film Oceania.
Dev Patel ha introdotto Sting, che ha cantato The Empty Chair, dal film Jim: The James Foley Story.
Ryan Gosling e Emma Stone hanno presentato John Legend, che ha cantato City of Stars, dal film La La Land.
Jennifer Aniston ha presentato Sara Bareilles, che ha cantato dal vivo una cover di Both Sides Now di Joni Mitchell, durante il momento della memoria dedicato agli artisti scomparsi nell’ultimo anno, tra cui Gene Wilder, Patty Duke, Emmanuelle Riva, Anton Yelchin, Prince, John Hurt, Lupita Tovar, Michael Cimino, Marni Nixon, Zsa Zsa Gabor, Debbie Reynolds, Carrie Fisher.
IL NUOVO SPOT DI “LA BELLA E LA BESTIA”
Durante una pausa pubblicitaria della NBC, è andato in onda il nuovo spot della Disney di La Bella e La Bestia, con Emma Watson…
MOMENTI DIVERTENTI
Gli Oscar di Jimmy Kimmel sono stati contraddistinti da alcuni momenti di “confusione”. Come quando caramelle e ciambelle sono state fatte cadere sulla platea. Ma chissà cosa c’era dentro quei sacchettini: forse Warren Beatty ha mangiato qualche caramellina di troppo?
Oppure quando una comitiva di ignari turisti è stata portato dentro il teatro…
E poi il momento dei “tweet crudeli”, che in verità non è stato molto divertente…
L’ERRORE FINALE DEL MIGLIOR FILM
La La Land, che con 14 candidature aveva eguagliato il record di Titanic ed Eva contro Eva, si porta a casa solo sei statuette. Viene derubato dell’Oscar per il miglior montaggio ma si porta a casa la statuetta per la miglior regia. Damien Chazelle a 32 anni è il più giovane regista di sempre premiato con un Oscar.
Alla fine La La Land vince anche l’Oscar per il miglior film… ma solo per 30 secondi, perché è tutto da rifare: Warren Beatty e Faye Dunaway, la coppia protagonista del film Bonnie and Clyde del 1967, annuncia La La Land, ma quando iniziano i ringraziamenti, si scopre che a vincere in realtà è Moonlight.
Cosa sarà successo? Bonnie and Clyde erano in vena di scherzi?
La teoria che va per la maggiore è che la Academy abbia escogitato un piano per “premiare” entrambi i film: uno per meriti “cinematografici”, l’altro per motivi “politici”. La La Land è un film nettamente superiore, ma è la storia di due narcisisti che inseguono i loro sogni a Hollywood. Moonlight, che racconta la vita di un ragazzo nero omosessuale, invece si sposa meglio con il clima politico attuale e rappresenta il messaggio di Hollywood nei confronti del nuovo presidente Donald Trump.
In un modo o nell’altro, La La… l’ha presa in saccoccia.
I FILM PIU’ PREMIATI
La La Land “vince la serata” portando a casa 6 statuette, ma forse è il film che esce più deluso considerando che partiva con 14 candidature.
Moonlight invece vince tre Oscar andando oltre le aspettative o i meriti. Seguono La battaglia di Hacksaw Ridge e Manchester by the Sea con 2 Oscar a testa.
Arrival, con un solo premio su 8 nomination, avrebbe meritato qualcosa in più.
GLI ATTORI BIANCHI ANCORA “PROTAGONISTI”
E a prenderla in saccoccia sono stati ancora una volta anche gli attori neri, che per l’ennesima volta si sono dovuti accontentare di premi solo ai non protagonisti.
A Mahershala Ali (Moonlight), nero e islamico, l’Oscar per il miglior attore non protagonista, e Viola Davis (Barriere) quello per la miglior attrice non protagonista: nel suo discorso di ringraziamento commuove la platea parlando di arte e lasciando da parte politica e religione.
Emma Stone vince l’Oscar per la migliore attrice protagonista. Ringrazia Ryan Gosling per aver “alzato sempre l’asticella”. Cosa avrà voluto dire?
Casey Affleck, migliore attore protagonista per Manchester By The Sea, invece ha fatto letteralmente piangere suo fratello Ben e Denzel Washington, che sembrava partire favorito.
E poi c’è l’Italia che si porta a casa una statuetta. Alla loro prima nomination, Alessandro Bertolazzi, Giorgio Gregorini e Christopher Nelson, vincono l’Oscar per il miglior trucco e acconciatura, con Suicide Squad.
I VINCITORI IN ORDINE DI PREMIAZIONE
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Mahershala Ali – Moonlight
MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURA
Alessandro Bertolazzi, Giorgio Gregorini e Christopher Nelson – Suicide Squad
MIGLIORI COSTUMI
Colleen Atwood – Animali fantastici e dove trovarli
MIGLIOR DOCUMENTARIO
O.J.: Made in America, regia di Ezra Edelman
MIGLIOR MONTAGGIO SONORO
Sylvain Bellemare – Arrival
MIGLIOR SONORO
Kevin O’Connell, Andy Wright, Robert Mackenzie e Peter Grace – La battaglia di Hacksaw Ridge
OSCAR ONORARIO
Jackie Chan, Anne V. Coates, Lynn Stalmaster, Frederick Wiseman
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Viola Davis – Barriere
MIGLIOR FILM STRANIERO
Il cliente (Forushandeh), regia di Asghar Farhadi (Iran)
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DI ANIMAZIONE
Piper, regia di Alan Barillaro
MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE
Zootropolis, regia di Rich Moore e Byron Howard
MIGLIOR SCENEGGIATURA
Sandy Reynolds-Wasco e David Wasco – La La Land
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI
Il libro della giungla
MIGLIOR MONTAGGIO
John Gilbert – La battaglia di Hacksaw Ridge
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO
The White Helmets, di Orlando von Einsiedel e Joanna Natasegara
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Sing, di Kristóf Deák e Anna Udvardy
MIGLIOR FOTOGRAFIA
Linus Sandgren – La La Land
MIGLIORE COLONNA SONORA
Justin Hurwitz – La La Land
MIGLIOR CANZONE
City of Stars (Justin Hurwitz, Benj Pasek, Justin Paul) – La La Land
MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE
Kenneth Lonergan – Manchester by the Sea
MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Barry Jenkins e Tarell McCraney – Moonlight
MIGLIOR REGIA
Damien Chazelle – La La Land
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Casey Affleck – Manchester by the Sea
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
Emma Stone – La La Land
MIGLIOR FILM
Moonlight, prodotto da Adele Romanski, Dede Gardner e Jeremy Kleiner