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Selvaggia Lucarelli, la pastorizia e l’importanza della reputazione social nel mondo reale

selvaggia lucarelli lorenzo bugiarelli

Negli ultimi giorni è scoppiato un piccolo caso in rete che ha visto protagonisti Selvaggia Lucarelli e la pagina Facebook “S*sso, D**ga e Pastorizia“: uno scontro tra titani che ha lasciato tutto il mondo sbigottito.

Per prima cosa dobbiamo fare una premessa che speriamo ci salvi da un suo eventuale cazziatone telefonico: ci teniamo a ringraziare pubblicamente Selvaggia Lucarelli per la sua battaglia contro la mentalità cyberbullesca fomentata da pagine Facebook come “S*sso, D**ga e Pastorizia“. Pagine nelle quali i più cafoni degli analfabeti convivono allegramente con giovani laureati che si danno un tono facendo a gara a chi bestemmia più forte, magari credendo di essere i nuovi Monty Python. E questa cosa è anche una cosa bella, cioè il fatto che animali di diverse razze e estrazioni sociali condividano ideali comuni, tuttavia siamo qui riuniti per stare dalla parte di Selvaggia Lucarelli.

Grazie Selvaggia, tu rendi questo mondo un Matrix migliore…

Le segnalazioni della Lucarelli hanno infatti portato all’oscuramento della pagina “S*sso, D**ga e Pastorizia” per violazione delle norme di Facebook. Non sappiamo se sia stato giusto oscurarla perché non leggiamo ogni post di quella pagina, ma evidentemente gli organi di controllo del social network di Mark Zuckerberg avranno trovato qualche contenuto illecito.

Questa noiosa vicenda però ha avuto una coda molto più interessante, ovvero questa:

“Se io domani cercassi un assistente o un ufficio stampa non andrei forse a guardare il suo profilo fb? Certo che si’. E state sicuri che se sulla sua bacheca vedessi contenuti misogini, razzisti o altra robaccia, certo non mi farei incantare da curriculum e belle parole. E il bello è che per qualcuno è pure una notizia.”

Con queste parole scritte sulla sua pagina Facebook, Selvaggia Lucarelli ha criticato il comportamento di tutte quelle persone che usano i social network per dare voce al Mr. Hyde che è in loro. Un comportamento discutibile, che comprometterebbe anche la possibilità di trovare un lavoro.

La reputazione sui social è la prima causa di disoccupazione in Italia: la gente non lavora, si annoia, si arrabbia, si sfoga in rete… poi va a un colloquio di lavoro e viene scartata perché incita alla Jihad nella pagina dei Calciatori Brutti.
La stessa cosa vale all’estero. Basti pensare al nuovo Presidente degli Stati Uniti Donald Trump: è difficile trovare un lavoro quando hai una pessima reputazione sui social…

Torniamo in Italia e prendiamo il caso specifico del fidanzato di Selvaggia Lucarelli. Il giovane musicista Lorenzo Biagiarelli, che, evidentemente, per colpa del suo ridicolo nickname “lollorock” e del suo osceno modo di vestire, non riesce a trovare un contratto discografico importante:

Selvaggia Lucarelli ha inoltre scritto che anche lei sta molto attenta a non avere a che fare con persone che scrivono cose abominevoli sui social:

“Ah, scusate. In realtà ora che ci penso io ho più volte rifiutato di lavorare con persone o di far lavorare con me persone che avevano scritto cose abominevoli sui social. Mi ero completamente dimenticata che ‘sta cosa già la faccio da tempo.”

Cose abominevoli come queste, scritte in passato dal suo fidanzato Lorenzo Biagiarelli e venute alla luce grazie al prezioso contributo di Nina Moric:

Si sa, al cuor non si comanda, e incalzata dalle critiche, Selvaggia Lucarelli ha risposto così:

“a) io non rispondo di quello che fanno gli altri. b) io rispondo ancora meno di quello che facevano gli altri prima di conoscermi. c) io rispondo se si parla di cose che insultano/ offendono/ bullizzano/ diffondono pedopornografia o revenge porn, ovvero di quello che fa sesso droga e pastorizia, non certo di due cretinate postate da un ragazzo di 26 anni che oggi per fortuna odia quelle pagine più di me e che è fuori da quella merda da due anni.”

Ma le “due cretinate” postate dal suo fidanzato sono le stesse cretinate che vengono postate su quella pagina: non si riesce a capire molto bene la differenza. Probabilmente la differenza la fa quella cosa chiamata “amore” o il fatto che il suo ragazzo si sia scusato o sia cambiato (…se, va beh).

Il lato positivo è che spesso la gente scrive sciocchezze o commette qualche reato di ignoranza su Internet finché non trova qualcosa di meglio da fare o non nasce una nuova moda. Però una cosa è certa: la razza umana continuerà sempre a farsi le seghe sul video hard di Belen Rodriguez diffuso in rete da Selvaggia Lucarelli.

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