Il 2019 non termina nel migliore dei modi per Zac Efron. L’ex star Disney, 32 anni, ha rischiato la vita durante le riprese del suo nuovo documentario di sopravvivenza “Killing Zac Efron“, che lo vede protagonista e produttore esecutivo, con tappa in Papua Nuova Guinea.
Il concept della serie è “21 giorni con nient’altro che equipaggiamento di base, un partner guida, e la volontà di sopravvivere.” Stile Bear Grylls, programma tra l’altro a cui Zac ha partecipato come guest star nel 2014.
Zac a novembre aveva dichiarato:
Tendo a prosperare in circostanze estreme e cercare opportunità che mi sfidano ad ogni livello. Sono entusiasta di esplorare territori che non sono nella mappe e vivere avventure inaspettate.
La guida turistica, Wewak CyriI Tara, ha postato una serie di foto di se stesso con Zac sul suo profilo Facebook.
L’attore nel mentre delle riprese ha contratto “una forma di tifo o una simile infezione batterica” nei giorni precedenti al Natale, riporta il Sunday Telegraph.
Il Dottor McKay del Medical Rescue Group ha dichiarato al Daily Telegraph:
Non posso discutere di informazioni riservate sui pazienti. Posso confermare che Medical Rescue Group ha recuperato un cittadino americano di 30 anni da PNG a Brisbane di recente per cure mediche in Australia.
L’attore portato d’urgenza in Australia, a Brisbane su un “volo di morte o di morte”, all’ospedale privato di St Andrews War Memorial di Spring Hill, al suo arrivo era in condizioni stabili, ricoverato per diversi giorni, prima di avere “il via libera” dei medici per tornare negli Stati Uniti alla vigilia di Natale.
Il programma sarà disponibile sulla piattaforma di streaming Quibi, il cui debutto è fissato per il 6 aprile 2020, gli episodi saranno condensati in un massimo di 10 minuti.