Si è trattato di uno shock totale per tutti i fan che erano abituati a vederla indossare solo vestiti oversize. Billie Eilish, 18 anni, ha deciso di svestirsi e mostrare il suo corpo per denunciare un grave atto di misoginia che colpisce la maggior parte dell’universo femminile.
Stiamo parlando dell’oggettivazione del corpo femminile a cui tutte le donne, una volta superati i diciotto anni, sono sottoposte. Ed è proprio per questo che Billie ha sempre deciso di indossare abiti oversize che nascondessero le sue forme (almeno fino ad oggi).
Questo non è bastato poiché ci sono state diverse occasioni in cui la Eilish, o meglio il suo corpo, è stato al centro di speculazioni poco gradite. L’artista ha sempre fatto notare come il fenomeno dell’oggettivazione del suo corpo le provocasse disagio.
Ed è proprio per questo che, poche ore fa, l’artista ha deciso di fare il contrario di ciò che ha sempre fatto e mostrare le sue forme. E il tutto di fronte ad una folla sbalordita. La cantante di Bad Guy ha voluto sottolineare quanto sbagliato sia oggettivare i corpi femminili una volta che una ragazza ha compiuto la maggior età.
Il tutto è avvenuto durante lo show di Billie a Miami. La cantante ha deciso di iniziare il suo concerto mostrando un video. Nel video è ripresa la Eilish intenta a spogliarsi e che nel mentre recita una poesia da lei scritta.
Speriamo che questo gesto di grande impatto possa avere l’effetto desiderato e che tutte le donne possano, in un futuro non troppo lontano, finalmente essere libere da questo fardello che le affligge da secoli.
La traduzione della poesia di Billie Eilish:
Tu hai opinioni
sulle mie opinioni
sulla mia musica
sui miei vestiti
sul mio corpo
alcune persone odiano quello che indosso
ad altre invece piace
alcune persone ne parlando per far vergognare altri
alcune persone ne parlano per far vergognare me
ma ti sento quando mi guardi
sempre
niente di quello che faccio passa inosservato
sento i tuoi sguardi
la tua disapprovazione
o il tuo sospiro di sollievo
se davvero vivessi di questo
non sarei in grado di muovermi
mi vorresti più piccola?
più debole?
più morbida?
più alta?
vorresti che fossi più docile?
le mie spalle ti provocano?
il mio petto, invece, lo fa?
sono la mia pancia?
i miei fianchi?
il corpo con cui sono nata
non è questo quello che volevi?
se indosso quello che mi mette a mio agio
non sono una donna
se tolgo gli strati
sono una put***a
nonostante tu non abbia mai visto il mio corpo
l’hai giudicato
e con questo hai giudicato me
perché?
facciamo supposizioni sulle persone
basandoci sulla loro taglia
decidiamo chi sono
e decidiamo quanto valgono
se indosso di più
se indosso di meno
chi decide che cosa mi rendono i vestiti che indosso?
cosa significa?
il mio valore quindi si basa sulla sull’idea che tu hai di me?
o magari l’idea che tu hai di me non è mia responsabilità.