“Not my responsability“. Così Billie Eilish definisce il bodyshaming, ovvero le critiche verso l’aspetto estetico. Il cortometraggio proiettato in precedenza ad un suo concerto a Miami viene condiviso sui social, e in meno di un giorno raggiunge le 4 milioni di visualizzazioni.
Dal suo debutto con la canzone Ocean Eyes nel 2016, la cantante americana 18enne è sempre stata oggetto di critiche per il suo stile, basato principalmente su abiti oversize. “Alcune persone odiano cosa indosso, altri lo amano, alcune persone la usano come scusa per deridere gli altri, altri lo usano per deridere me“. Così punta il dito contro gli hater che ogni giorno la accusano di voler solamente attirare attenzione.
“Mi preferiresti più piccola, più debole, più dolce, più alta, vorresti che stessi zitta?“.
Billie Eilish punta il dito a chi pensa di avere il controllo sulle decisioni o sulle apparenze altrui. Si spoglia, rimanendo vulnerabile, ma le sue parole indicano forza. La forza di chi è troppo spesso sotto i riflettori, che sente, come dice lei stessa, che tutti la osservino. Dice, poi, che si sente osservata, sente la gente che non è d’accordo con le sue opinioni o con il suo modo di sentirsi.
Appena diciottenne e già capace di prendere posizioni molto forti su problemi così attuali. Le sue parole, come le sue canzoni arrivano al cuore dei giovani, che spesso vivono queste situazioni. “Se mi vesto comoda non sono una donna, se mi metto in mostra sono una tr***“. Problemi attuali, ai quali milioni di giovani donne non sanno come agire, ma che trovano comprensione nelle sue parole.
Bilie Eilish, voce della colonna sonora del prossimo film della saga di James Bond, espone una società che critica alle apparenze. “Anche se non avete mai visto il mio corpo, lo giudicate“, dice, “giudicate le persone per la loro taglia, decidete chi sono in base a questo“. Conclude il video puntando il dito contro gli standard di bellezza che ogni giorno rendono insicure milioni di giovane donne.
La risposta dei fan non si è fatta attendere, felici di essere finalmente capiti e rappresentati da un personaggio pubblico condividono i loro pensieri sui social.