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Armie Hammer: i (presunti) messaggi privati dell’attore diventano opere d’arte

Armie Hammer
Armie Hammer

Armie Hammer e lo scandalo che lo ha coinvolto nei mesi scorsi continuano a suscitare scalpore. La questione legata alle violenze sessuali ed al cannibalismo che vede protagonista l’attore è tornata di recente sotto i riflettori. Per la precisione, dopo che una donna ha deciso di trasformare i messaggi che la star 34enne le avrebbe inviato privatamente in opere d’arte. Anche in questo caso si tratta di chat a sfondo sessuale.

L’artista di Brooklyn Julia Morrison ha rivelato di aver trasformato le conversazioni avute con Armie su Instagram in due pezzi del NFT, ovvero “token non fungibile”. Nello specifico si tratta di un token crittografico molto particolare che rappresenta dei veri e propri “pezzi unici digitali”. Tanto che molti hanno definito questo fenomeno come “il futuro dell’arte”.

La Morrison ha rivelato al The Daily Beast come lo scambio di messaggi che l’ha ispirata per questo nuovo progetto sia avvenuto lo scorso anno. Prima insomma che lo scandalo si abbattesse pubblicamente su Hammer.

https://www.instagram.com/p/Bu7Gs-0BKdh/
Instagram/Julia Morrison

Armie Hammer accusato di cannibalismo e violenza: i suoi messaggi diventano “arte”

Il primo pezzo della collezione mostra la conversazione intercorsa tra Armie Julia in seguito alla condivisione di una Instagram story da parte della ragazza. Il pensiero condiviso dalla Morrison (che potete leggere qui sotto) riguardava i miliardari arricchitisi ancor di più durante la pandemia. A quel punto, stando a quanto riportato dalla donna e dai suoi screen, Hammer avrebbe iniziato a risponderle facendo riferimento alla sottomissione/schiavitù sessuale.

Twitter/Julia Morrison

Addirittura, in uno dei messaggi provenienti dal presunto profilo Instagram dell’attore si chiedeva alla Morrison se avesse voluto vivere in una gabbia. “Non pensi o ti preoccupi di nulla se non di essere un buon animale domestico. La mia piccola schiava personale. In cambio sarai adorata, nutrita e soddisfatta sessualmente”, questo le avrebbe scritto la star di Call Me By Your Name.

L’attore avrebbe poi continuato la conversazione shock. “Ho una fantasia sull’avere qualcuno che mi dimostri amore e devozione facendosi legare in un luogo pubblico di notte così da rendere il proprio corpo disponibile al libero uso….”.

Le dichiarazioni di Julia Morrison: “Quello che sto facendo è…”

Ai microfoni statunitensi l’artista e scrittrice newyorkese ha dichiarato di non riuscire a togliersi dalla mente quelle conversazioni. E quel modo di fare tanto osceno di Armie. L’intenzione di Julia, che si dice devolverà parte del ricavato della vendita delle sue opere in beneficienza, è far luce sulla vera personalità di Hammer. Ma anche sostenere le tante donne ogni giorno vittime di violenza sessuale che trovano il coraggio di denunciare.

“Quello che sto facendo è fondamentalmente prendere la testa di Armie Hammer, la sto restringendo e la sto mettendo su un palo all’esterno della casa di #MeToo. Questo per essere solidali e spronare a credere alle donne ed alle loro storie. Sono stufa di tutte quelle persone che non credono a queste ragazze. Sono stufa di leggere certi commenti terribili su di loro: ‘Lo stanno facendo per questo, lo stanno facendo per quello…'”.

Ricordiamo che oggi Hammer è indagato dalla polizia di Los Angeles in seguito all’accusa di violenza sessuale mossa da Effie Angelova. Durante una conferenza stampa, accompagnata dal suo avvocato Gloria Allred, la donna in lacrime ha denunciato le violenze subite per anni dall’attore.

Instagram/@monicasanclare

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