Il 14 maggio è stata venduta all’asta un’immagine NFT della supermodella Emily Ratajkowski. L’acquirente che si è aggiudicato il pezzo è di New York, ma la sua identità per il momento non è stata svelata.
NFT, acronimo di “non-fungible token”, è una forma di criptovaluta che può essere venduta come prova di proprietà per i file su Internet, come foto o video. L’NFT di Emily veicola un messaggio molto importante per la modella. Parla, infatti, di quanto molto spesso le modelle vengano pagate poco per le fotografie rispetto ai guadagni che queste immagini portano. L’NFT venduto si intitola infatti “Buying Myself Back”, ossia “Ricomprando me stessa”.
Ecco le parole della Ratajkowski su Instagram:
“Il terreno digitale dovrebbe essere un luogo in cui le donne possono condividere la loro immagine come scelgono, controllandone l’uso e ricevendo qualsiasi potenziale capitale associato. Invece, Internet è più spesso servito come uno spazio in cui altri sfruttano e distribuiscono immagini del corpo delle donne senza il loro consenso e per il profitto di qualcun altro. L’arte ha storicamente funzionato in modo simile. Opere di muse senza nome vendono per milioni di dollari, mentre i soggetti di queste opere non ricevono nulla. Ho acquisito fin troppo familiarità con questa narrazione, come raccontato nel mio saggio del 2020 per il New York Magazine, Buying Myself Back. Gli NFT hanno il potenziale di permettere alle donne di avere un controllo continuo sulla loro immagine e la capacità di ricevere un giusto compenso per il suo utilizzo e distribuzione.”
Nella NFT venduta, la modella posa davanti a una sua foto utilizzata sulla copertina di Sports Illustrated, per cui aveva ricevuto solo 150 dollari. Grazie a questa NFT, Emily ha guadagnato 175.000 dollari. Si tratta quindi di una sorta di riscatto per la Ratajkowski e per le altre modelle.
