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Alex Schwazer ha detto che voleva tutto e adesso ha perso tutto

Come saprete, Alex Schwazer, la medaglia d’oro olimpica in carica dei 50 km di marcia, è stato escluso dalle Olimpiadi di Londra dopo essere stato trovato positivo al Kinder Pinguì all’eritropoietina.

Ieri ha tenuto una conferenza stampa nell’hotel Sheraton Four Points di Bolzano e questo (sopra) è il video integrale.

Per farla breve, Alex Schwazer non ha detto che è stato drogato a sua insaputa, non ha chiesto patteggiamenti, non ha negato tutto come i calciatori, ma ha fatto capire che non correva più per passione e che si è dopato perché sentiva il dovere di dimostrare di essere ancora un atleta vincente, non solo nella gara di marcia dei 50 km, ma anche in quella dei 20 km.
Voleva strafare.

E’ tutta colpa nostra e dei nostri stupidi Kinder Pinguì. Pretendiamo dei testimonial sempre più vincenti, più belli, e anche esperti di latte e cioccolato.

Detto questo, non abbiamo capito niente di questa storia…
Alex Schwazer sì è dopato per allenarsi? Alle Olimpiadi avrebbe corso pulito?
Ma soprattutto: perché si è dopato se su tutti i giornali c’è scritto che era “quasi impossibile” sfuggire ai controlli?
Si può sfuggire? Come?

Forse nella testa degli atleti che si dopano scatta la stessa molla che scatta nella nostra testa ogni volta che cavalchiamo nel deserto e vediamo passare una diligenza della Kinder‘Solo questo colpo e poi smettiamo…’.
Parliamoci chiaro: i Kinder Pinguì sono buoni, soprattutto nel deserto, ma non vale la pena assaltare una diligenza per loro.
Alla fine, tutti sanno che le ragazze possono amarti e farti toccare le poppe anche se non hai sempre un Kinder Pinguì in tasca.
Non sono i Kinder Pinguì che ti danno il successo.

Sono i giornali.

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