Lili Reinhart pubblica una foto senza veli per una giusta causa, ma su Instagram scoppia la polemica.
L’attrice di Riverdale è sempre molto sensibile alle tematiche sociali, specialmente dopo il suo recente coming out, ma questa volta qualcosa è andato storto.
La 23enne ha infatti postato una foto nuda per cercare di attirare l’attenzione sul mancato arresto dei tre agenti che lo scorso marzo fecero irruzione nell’abitazione dell’afroamericana Breonna Taylor, uccidendola con otto colpi d’arma da fuoco.
Nella didascalia dell’immagine, Reinhart ha scritto: “Ora che le mie tette hanno catturato la vostra attenzione, gli assassini di Breonna Taylor non sono ancora stati arrestati. Chiediamo giustizia.”
Dopo la pubblicazione della foto l’attrice è stata sommersa dalle critiche, tanto da farle cancellare il post.
I follower hanno bollato l’iniziativa come una mancanza di rispetto, perchè secondo molti l’ex di Cole Sprouse avrebbe usato la tragica vicenda dell’assassinio della ragazza come scusa per promuovere la propria immagine.
Le scuse di Lili
Lili si così scusata su Twitter per l’accaduto, chiarendo che in nessun modo sarebbe voluta sembrare insensibile o fuori luogo. Queste le sue parole:
“Ho sempre cercato di usare i vari social network solo a fin di bene. Ho sempre tentato di parlare di ciò che conta davvero per me. Sono in grado di capire quando sbaglio e ammetto di aver fatto un errore con quella didascalia. Non è mai stata mia intenzione insultare nessuno e sono veramente dispiaciuta per tutti quelli che si sono sentiti particolarmente offesi.”
Ho cercato in tutti i modi di essere onesta nella mia vita. Ho ancora molto da imparare, soprattutto come essere una persona migliore. Ma capisco che la mia didascalia sia risultata offensiva. Avevo davvero buone intenzioni e non pensavo che potessi sembrare così insensibile.”
Un errore in buona fede, dunque, per l’attrice che da settimane ospita sul suo canale Instagram attivisti del Black Lives Matter permettendo loro di parlare a milioni di giovani dei soprusi a cui gli afroamericani sono costretti.
Instagram/ @annalisabiasi
