Chiara Ferragni ha rilasciato una lunga intervista a Vogue Italia. Tra le pagine della rivista ha rivelato come è cambiata in questi anni la sua permanenza sui social e che cosa farebbe senza Instagram. Non è mancata una parte dedicata alla sua famiglia.
L’imprenditrice e influencer Chiara Ferragni ha raggiunto un altro traguardo molto importante: per la prima volta, infatti, Vogue Italia l’ha scelta come “cover girl”. Non è la sua prima volta in assoluto su una copertina di Vogue: la redazione spagnola l’aveva infatti scelta ad aprile 2015, divenendo così la prima fashion blogger ad apparire su una copertina di Vogue. Negli anni ha posato anche per le prime pagine del mensile di Turchia, Messico, Cina e Hong Kong. Nel numero di ottobre della rivista di moda, Chiara ha rilasciato una lunga intervista spaziando tra diversi argomenti.
Negli anni il rapporto con i social dell’imprenditrice digitale più famosa d’Italia è cambiato drasticamente, anche grazie a Fedez. Ecco che cosa ha dichiarato in merito:
“Sono felice di vivere in un tempo in cui con un clic posso difendermi facilmente dai racconti su di me in cui non mi riconosco, o da certi attacchi. Mi fa sentire libera, e anche se sento la responsabilità di misurare le parole, poi trovo il modo di dire quel che voglio. Quando ero più giovane e insicura ero spaventata dal prendere posizioni. Avevo paura di generare antipatia o di perdere clienti. È stato Federico, che lo fa da sempre, a darmi forza per espormi. Mi ha fatto capire che è importante difendere le proprie idee, anche se molta gente diventa feroce quando lo fai.”
“Troverei il modo di reinventarmi”
Ecco che cosa farebbe l’influencer 34enne se il suo profilo Instagram da oltre venticinque milioni di follower venisse cancellato:
“Troverei il modo per reinventarmi, ma è difficile che mi capiti, per come mi espongo io. Trump aveva una comunicazione violenta, diceva cose terribili e pericolose. Da un lato ho gioito che venisse zittito, dall’altro ho pensato: possono toglierti tutto in un secondo. Sto valutando di aprire un canale Telegram per parlare più direttamente a un numero scelto di persone, ma per tutti gli altri è sempre più facile interagire sulle piattaforme esistenti. I fedelissimi ti seguirebbero ovunque, ma non sarebbero mai tutti.”
La Ferragni ha continuato ringraziando il marito per supportarla e gioire dei suoi successi, a differenza di alcuni suoi ex fidanzati:
“A molti la ricchezza e la fama di una donna fanno paura. Con i miei fidanzati litigavo spesso per lo squilibrio di potere sul lavoro. Raramente un uomo accetta una compagna che guadagna più di lui. Un mio ex, un fotografo molto bravo, si sentiva inferiore perché ero più affermata e cercava di imporsi nel rapporto di coppia, anche su cose stupide e minime. Con Federico non è successo, non mi ha mai temuta, anzi, si è esposto in tutti i modi privati e pubblici per dire che gli piacevo, e oggi gioiamo l’uno dei successi dell’altro. È un femminista.”
“Mostriamo Leone e Vittoria sui social, ma non monetizziamo la loro visibilità”
Non è mancata una digressione sui suoi figli Leone e Vittoria, nati rispettivamente nel 2018 e nel 2021, sulla decisione di esporli sui social e sul suo ruolo da genitore. Ecco le sue parole:
“Leo e Vittoria sarebbero comunque persone esposte, tanto vale che li raccontiamo noi. Non so se sia il modo giusto o sbagliato, ma per ora mi pare quello più naturale per la mia generazione e per la loro. Faccio quello che faceva mia mamma quando ci filmava e fotografava, solo che invece che con i nonni, noi condividiamo con milioni di persone. Credo che il racconto della nostra vita faccia più bene che male alle persone, perché diamo l’idea di due ragazzi giovani che si sono fatti da soli e che cercano di educare i figli all’apertura. Tante persone ci scrivono per dirci: ‘Quando sono triste mi guardo i video di Leo e mi torna il buon umore’. Abbiamo scelto di non monetizzare la loro visibilità e non abbiamo accettato sponsorizzazioni, ma faremo altri errori, è ovvio. Finché pensi di far la cosa migliore per loro, il tuo lavoro di genitore però lo hai fatto.”
