Fedez si candiderà veramente alle prossime elezioni? Ecco tutta la verità: dal nome del partito al programma politico.
Il mondo della politica è stato travolto la scorsa settimana dalla notizia di un possibile avvento in politica di Fedez. Sul web era infatti apparso il dominio internet “fedezelezioni2023.it” che lasciava poco all’immaginazione. Se questa ipotesi è piaciuta a diversi fan del rapper, alcuni giornalisti e politici non hanno nascosto le loro perplessità. A rompere il silenzio ci ha pensato il cantante 32enne questa mattina.
Fedez novello Berlusconi?
La verità è che era tutta una trovata pubblicitaria per promuovere il nuovo album Disumano, in uscita il prossimo 26 novembre. A rivelarlo lo stesso Fedez con un video pubblicato sul suo profilo Instagram e ispirato all’annuncio della discesa in politica di Silvio Berlusconi del 1994. Una vera e propria parodia che si conclude con la celebre canzone “Menomale che Silvio c’è” rivisitata per l’occasione in “Menomale che Federico c’è”. Ecco le sue parole:
“L’Italia è il paese che amo: qui ho le mie radici, le mie speranze e i miei orizzonti. Qui ho imparato da mio padre e dalla vita il mio mestiere di truffatore. Qui ho appreso la passione per i preti che fanno i tiktoker. Ho scelto di scendere in campo e di frodare la cosa pubblica, perché non voglio vivere in un paese civile governato da forze mature e da uomini legati a doppio filo a un passato di conquiste sindacali e di diritti per tutti.”
Nei prossimi giorni alcune città italiane saranno tappezzate da finti cartelloni elettorali, per espressa definizione del rapper “grotteschi, di cattivo gusto, squallidi e disumani”, con lo scopo di pubblicizzare il suo ultimo disco e l’omonimo partito politico.
“Il movimento politico che vi propongo si chiama non a caso ‘Disumano’. Vi dico che è possibile realizzare insieme un grande incubo: quello di un’Italia sempre più ingiusta, menefreghista verso chi ha bisogno e che nelle recite di fine anno della Comunità europea ha il ruolo del cespuglio. Vi dico che possiamo, vi dico che dobbiamo costruire insieme per noi e per i nostri figli un nuovo miracolo italiano.”
