Noah Cyrus ha provato a difendere il collega Harry Styles dalle critiche, ma nel farlo si è lasciata sfuggire un commento razzista.
Solo qualche settimana fa il cantante di Watermelon Sugar ha fatto la storia posando per Vogue. Un traguardo non da poco se si considera che il 26enne è il primo uomo a posare da solo per la famosa rivista.
Gli originali abiti indossati dalla popstar per il servizio fotografico, però, hanno fatto molto discutere. In particolare, l’attivista conservatrice Candace Owens ha ritenuto gli outfit “non abbastanza virili” e ha denunciato la presunta “femminilizzazione degli uomini occidentali“. A queste critiche Styles ha riposto con un post decisamente eloquente.
Noah Cyrus e l’espressione razzista
Nella discussione è intervenuta anche Noah Cyrus. L’intento era quello di difendere il cantante dagli attacchi derivanti da una mentalità così bigotta, peccato che sia finita per offendere la comunità nera.
La 20enne ha cioè risposto alle dichiarazioni della Owens con una semplice story e la seguente caption al fianco di uno degli scatti che ritraggono l’ex membro degli One Direction con un’ampia gonna:
“Lui indossa questo vestito meglio di voi teste ricciolute“
Le scuse di Noah
La sorella minore di Miley Cyrus è stata costretta ad eliminare la story e a scusarsi per il suo commento razzista.
Per chi non lo sapesse, infatti, l’espressione “nappy heads” (in italiano “teste ricciolute“) veniva utilizzata per identificare gli schiavi neri, i cui capelli erano paragonati al cotone delle piantagioni in cui venivano schiavizzati.
Questo il messaggio di scuse della cantautrice:
“Sono davvero mortificata per il fatto di aver utilizzato un tale termine senza conoscerne il contesto e la storia. Ora lo so e ne sono inorridita, mi dispiace molto. Non userò quella parola mai più. Vi ringrazio per avermi fatto capire che stessi sbagliando. Non volevo offendere nessuno. Mi dispiace davvero tanto“