La nuova pellicola in casa Warner Bros, uscita il 22 ottobre on demand, ha fatto già discutere di sé.
Molte associazioni di disabili hanno criticato The Witches dichiarando che:
“Ritrarre o rappresentare criminali con difetti fisici può perpetuare stereotipi secondo i quali le disabilità sono anormali o spaventose.“
I Giochi Paraolimpici puntano il dito contro The Witches
L’atleta paraolimpica Amy Marren ha dichiarato di essere molto delusa dalla Warner Bros e si è chiesta se il colosso “abbia pensato a quanto questa rappresentazione della disabilità avrebbe avuto ripercussioni sulla comunità dei disabili”.
L’account ufficiale dei Giochi Paralimpici ha scritto su Twitter che “avere arti diversi non è una cosa spaventosa”.
Aggiungendo che “le differenze dovrebbero essere celebrate e la disabilità deve essere normalizzata e non stigmatizzata“.
Le scuse della Warner Bros
Dopo le critiche, un portavoce del colosso cinematografico ha detto che lo studio è “profondamente rattristato nell’apprendere che la nostra rappresentazione dei personaggi immaginari in The Witches potrebbe infastidire le persone con disabilità“.
Questo film parla “del potere della gentilezza e dell’amicizia. È nostra speranza che le famiglie e i bambini possano godersi il film e abbracciare questo tema stimolante e pieno di amore“.
Il film è un remake della pellicola del 1990 e basato sul libro di Dahl del 1983, in cui descrive i personaggi aventi “piedi quadrati senza dita” e “artigli invece di unghie“. Il nuovo adattamento vede come protagonista Anne Hathaway, insieme a Octavia Spencer, Chris Rock, Stanley Tucci e Ahzir Bruno, un gruppo di streghe che pianificano di trasformare i bambini in topi.
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Allora i cattivi dovrebbero essere rappresentati sempre con personaggi maschi (altrimenti potrebbero essere accusati di sessismo), bianchi (razzismo), etero – cis (omofobia) e via dicendo..