Ieri sera abbiamo visto la finale degli Europei di Calcio con il cuore colmo di speranza.
Una vittoria della Nazionale avrebbe portato entusiasmo e rimesso in moto tutto il “sistema Paese”.
Basti pensare a quello che è successo dopo le ultime due vittorie mondiali del 1982 e del 2006.
E’ solo merito di quei successi calcistici se in alcune zone dell’Italia c’è ancora l’elettricità.
Sembrava che ieri sera ci fossero tutte le premesse per vincere: era il compleanno di Alba Parietti e il mister Prandelli aveva caricato a dovere la squadra, la “musa di Euro 2012” Natalia Siwiec era allo stadio a tifare per Balotelli, il premier Mario Monti era in tribuna e i calciatori italiani non si erano nemmeno venduti la partita.
Il “sistema Paese” era carichissimo.
Tuttavia, abbiamo perso.
Quattro a zero contro la Spagna.
E’ la peggiore sconfitta della storia per una Nazionale in una finalissima di una competizione internazionale e la peggiore sconfitta in assoluto dell’Italia in una fase finale di un torneo.
La Nazionale spagnola invece è diventata la prima Nazionale a vincere un campionato Europeo, un Mondiale e un altro Europeo di fila.
A proposito di record, entusiasmo e spread, ci chiediamo se esista un altro Paese al mondo dove il principale telecronista sportivo della principale rete nazionale sbaglia regolarmente il 115% dei nomi dei calciatori.
Cavolo, è una roba da Guinness dei Primati. Ha confuso anche Cassano con Balotelli.
E’ quasi più difficile che scambiare la Rai per una televisione del servizio pubblico di un Paese civilizzato.