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Italia sconfitta agli Oscar: le parole e l’esibizione di Laura Pausini

Laura Pausini Oscar
Oscar

La notte degli Oscar si è da poco conclusa. L’Italia, grande protagonista di questa edizione, non è riuscita a conquistare nessuna statuetta d’oro.

Due erano le candidature per l’Italia: Laura Pausini con “Io sì (Seen)”, tratta dal film disponibile su Netflix “La vita davanti a sé” con protagonista Sophia Loren nella categoria “migliore canzone” e Dalia Colli e Francesco Pegoretti per il miglior make-up nel film “Pinocchio” di Matteo Garrone. I due premi sono andati rispettivamente al brano “Fight for you” di H.E.R., nome d’arte di Gabriella Wilson, colonna sonora del film “Judas and the Black Messiah” e al film “Ma Rainey’s Black Bottom”.

“Pinocchio” di Matteo Garrone

L’esibizione di Laura Pausini

Laura Pausini si è comunque esibita con “Io sì (Seen)”, canzone già vincitrice di un Golden Globe, sul tetto dell’Academy Museum of Motion Pictures a Los Angeles.

Le parole della cantante su Instagram

“Aver fatto parte di un progetto così speciale come “The Life Ahead” con Edoardo Ponti e Sophia Loren è stato per me uno dei regali più grandi che la vita potesse farmi.
Aver cantato IO SI sul palco dell’Academy è un sogno che mai avrei potuto mai sperare si avverasse ancora di più in un’edizione così storica. […]
Torno in Italia felice di aver vissuto un’esperienza irripetibile nata per un messaggio importante che condivido completamente e per la grande passione che dopo ventotto anni ho ancora per la musica che non è solo il mio lavoro, ma è la mia vita.
Torno in Italia felice di riabbracciare la mia bimba che mi aspetta e con la quale festeggeremo di ritrovarci dopo la prima settimana di lontananza della nostra vita. Ma le racconterò il sogno di una notte….incredibile!

Non sono mancate le polemiche

Chadwick Boseman in “Ma Rainey’s Black Bottom”

Chadwick Boseman, attore afroamericano scomparso prematuramente all’età di 43 anni a causa di un tumore, era dato per favorito nella categoria “miglior attore protagonista” per il film Ma Rainey’s Black Bottom. A vincere il premio è però stato Anthony Hopkins, assente alla premiazione. Questa decisione ha deluso particolarmente i fan di Boseman (The Father).  Il premio per il miglior film è andato a Nomadland di Chloé Zhao, che ha vinto anche il premio per la miglior regia. Gli altri premi per la recitazione – attore e attrice, protagonista e non protagonista – sono andati rispettivamente, Frances McDormand (Nomadland), Daniel Kaluuya (Judas and the Black Messiah) e Yuh-Jung Youn (Minari).

Un’edizione indimenticabile

La novantatreesima edizione degli Oscar verrà sicuramente ricordata per essere la prima che si è svolta nel bel mezzo di una pandemia. Rigidissimi i protocolli di sicurezza. Tutti gli ospiti, infatti, sono stati sottoposti a diversi tamponi e a una quarantena preventiva di quattordici giorni per chiunque arrivasse dall’estero.

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IG: @alessandrolatino

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